giovedì 28 giugno 2007

FINALMENTE SI MUOVE….

Curzio Maltese, su Repubblica del 20 giugno, commenta con grande speranza la notizia e titola “Si apre una stagione”.

Riporto qui alcune sue riflessioni: “Alla fine i dirigenti del centrosinistra hanno deciso di accantonare il latinorum da azzeccagarbugli politologi e di mettere la nave del Partito Democratico per mare aperto.

Il 13 ottobre prossimo, per la prima volta, il segretario di un grande partito sarà eletto dai cittadini. E’ la miglior risposta possibile alla crisi di consenso del governo e al rimontare di un vecchio qualunquismo nel Paese. E forse è ancora di più.

E’ la presa d’atto che la stagione politica vissuta sul duello Berlusconi-Prodi, la cosiddetta seconda repubblica, è ormai al capolinea. La nascita del Partito Democratico nel calore delle urne e non nell’algido quadro dei vertici di apparato sarà uno scossone salutare per l’intera democrazia italiana, non soltanto per una parte.

Le finte primarie balneari appena organizzate da Berlusconi sono un segnale del disagio col quale il centrodestra cerca di mascherare le rughe. Il nuovo Partito Democratico, se sarà un vero partito con un vero leader, rischia di far sembrare vecchio tutto il resto. A cominciare dalla struttura padronale della Casa delle Libertà.

Naturalmente, non è detto che vada tutto per il meglio, anzi. Le probabilità che i leader si rimangino nei fatti quanto hanno stabilito sulla carta sono come sempre alte.”.

Condivido il suo prudente entusiasmo per almeno due motivi: è tempo di muoversi e il 14 ottobre è una data che non lascia indugi, inoltre il metodo delle primarie – che pure non è perfetto – mette in moto da subito la partecipazione dei cittadini.

Ma… restano alcuni seri dubbi. Prima fra tutte, resta la questione della laicità e anche Veltroni – che sembra il più probabile segretario – qualche passetto in più su questo terreno farebbe bene a compierlo.

C’è bisogno di una grande forza di centro-sinistra in questa Italia e se la “sinistra radicale” riuscisse a dar vita ad un’altra consistente formazione unitaria, potrebbe nascere un’alleanza stabile e duratura per il bene del paese. Ma qui entriamo nelle dolenti note.

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