sabato 28 luglio 2007

CHE MESE DI LUGLIO INTENSO...

Nella nostra piccola realtà comunitaria abbiamo vissuto un mese di luglio pieno di appuntamenti e di incontri davvero ricchi di contenuto e di confronti.

Oltre ai gruppi biblici del martedì e alle eucaristie del venerdì, il 13 luglio abbiamo incontrato il gruppo di Aosta (che dialoga con noi da un anno) per preparare il battesimo di Federica (25 anni) e del piccolo Flavio.

Battesimo

Sono emerse così tante riflessione che è impossibile riassumerle. Innanzitutto il battesimo è una celebrazione comunitaria che esige un cammino di fede personale.

Federica da un anno ci documenta che cosa per lei significa oggi essere entrata nel cammino di Gesù. Gianluca e Federica battezzeranno anche il figlio per proporgli questo cammino e dargliene testimonianza con la loro vita.

Il 2 settembre, nel corso della celebrazione eucaristica, il battesimo sarà conferito, come nella comunità primitiva, nel nome di Gesù per esprimere non un impegno di fede generico, ma la fede in Dio sulle tracce di Gesù di Nazareth.

Ovviamente il peccato originale che nella Bibbia non esiste e che non può trovare alcun appoggio nel testo di Genesi 3 (che descrive mitologicamente la condizione umana) è un pensiero a noi estraneo. Non si cancella nessun peccato originale, ma si conferma la decisione di perseverare in un nuovo cammino di vita.

I testi che mediteremo insieme nell'eucaristia di domenica 2 settembre sono già stati scelti da Federica e Gianluca con me: Luca 6, 20-26; Matteo 6; 1-6 Matteo 7, 24-27. Ci vedremo ancora ad agosto, sabato 18 dalle 10,30 alle 15, per un ulteriore confronto sui testi e sulla celebrazione. L’incontro è aperto.


Serata ecumenica


Molto lieta e partecipata la serata di martedì 17 luglio nella sede della comunità. Ho presentato gli ultimi documenti vaticani sull’uso della lingua latina nella liturgia, nei sacramenti e nel Breviario e il documento della Congregazione della fede circa l’ecumenismo.

E’ sempre necessario conoscere per valutare. Così abbiamo letto per intero i documenti, con alcune puntualizzazioni, e li abbiamo commentati insieme.

Sembra che la chiesa cattolica ufficiale sia innamorata di se stessa e giri attorno al proprio castello istituzionale. Si è dimenticata di Dio, di Gesù e del Vangelo.

A parte l’ arroganza con cui parla delle proprie prerogative di “unica vera chiesa istituita da Gesù” e squalifica tutte le altre esperienze cristiane, colpisce l’ignoranza storica addirittura ridicola di chi vuole – contro intere biblioteche di documentazioni scientifiche – far risalire al nazareno le “strutture” della chiesa.

Ma, ci si domandava, nei sacri palazzi qualcuno legge ancora qualche libro di teologia, di storia del cristianesimo, di esegesi, di ermeneutica?

E’ stato doloroso prendere atto insieme che, purtroppo, mentre persino il priore di Bose ci richiama all’obbedienza, nella chiesa cattolica regna un grande silenzio. Paura? Indifferenza? Sottovalutazione? Esiste forse una scarsa abitudine a parlare con chiarezza, mentre il cosiddetto “popolo di Dio” non viene educato né al senso critico né alla libera espressione delle proprie idee.

La serata, molto partecipata nonostante siamo al culmine dell’estate, ha goduto della grande fortuna di avere con noi Marco Gisola, pastore della chiesa valdo metodista di Pinerolo, e il pastore valdese Bruno Giaccone, reduce da un suo impegno in Eritrea, ove lavora con un progetto di donne tessitrici. Con loro abbiamo dialogato sulle difficoltà dell’ecumenismo.

Tali dichiarazioni, infatti, scoraggiano molte persone e inducono a pensare che davvero Roma è inconvertibile. Ma, d’altro canto, ci siamo ricordati che nulla potrà fermare l’ecumenismo di base che molti credenti delle diverse chiese cristiane praticano in tutta tranquillità e pace.

La fede scappa alle maglie di un potere che ormai è privo di autorevolezza evangelica. Guardiamo avanti, solidali nelle vie del mondo, lieti e audaci nel dialogo ecumenico, ancorati alla preghiera e allo studio biblico assiduo, rigoroso, nutriente.

Ma è mai possibili che, nemmeno di fronte allo scandalo dei preti pedofili, questo magistero cattolico non perda un po’ della sua arroganza?



Grazie, o Dio d’amore, che ci dono sempre tante possibilità di confronto per cercare insieme, come fratelli e sorelle, i sentieri della Tua volontà. E grazie, soprattutto, perché hai detto ai nostri cuori che la conversione non è un passaggio da una chiesa all’altra, ma un andare verso di Te, un gettarci più radicalmente tra le Tue braccia, un coinvolgerci più intensamente nel cammino di Gesù.

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