Un segretario papale non può che essere in perfetta sintonia con il suo capo.
Non solo ha difeso il celebre e funesto discorso di Ratisbona di Benedetto XVI, ma si è spinto più in là nel metterci in guardia dal pericolo imminente dell’islamizzazione dell’Europa.
Questo slogan, è diventato ormai un luogo comune un po’ ovunque e trova spazio nelle parrocchie e negli istituti religiosi più tradizionali.
Il rischio, tutt’altro che remoto, è che nel contesto attuale l’avanzata dell’Islam diventi sinonimo di espansione del terrorismo.
Ora il papa è tornato in vaticano per prepararsi all’incontro di Loreto. In questi mesi ha nominato una valanga di nuovi vescovi, tutti doc.
Adesso lo attende un autunno con alcuni viaggi e, più in là, un imponente concistoro di 15 nuovi cardinali.
Non solo ha difeso il celebre e funesto discorso di Ratisbona di Benedetto XVI, ma si è spinto più in là nel metterci in guardia dal pericolo imminente dell’islamizzazione dell’Europa.
Questo slogan, è diventato ormai un luogo comune un po’ ovunque e trova spazio nelle parrocchie e negli istituti religiosi più tradizionali.
Il rischio, tutt’altro che remoto, è che nel contesto attuale l’avanzata dell’Islam diventi sinonimo di espansione del terrorismo.
Ora il papa è tornato in vaticano per prepararsi all’incontro di Loreto. In questi mesi ha nominato una valanga di nuovi vescovi, tutti doc.
Adesso lo attende un autunno con alcuni viaggi e, più in là, un imponente concistoro di 15 nuovi cardinali.
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