mercoledì 8 agosto 2007

IL DRAMMA DELLA SINISTRA ESTREMA

Volevo scrivere dilemma, ma in verità si tratta di un dramma.

Le forze e le persone che la costituiscono rappresentano una risorsa umana, culturale e politica preziosa della quale il Paese ha bisogno.

Eppure in questi ultimi mesi - e sarebbe una vera sciagura - queste forze, anche per il bisogno di salvaguardare una loro identità e garantirsi una rappresentatività, si sono arroccate su posizioni più declamatorie e/o populiste che politicamente realizzabili.

Non sto dicendo che, su alcuni punti, le loro critiche siano infondate. Eppure, fra poche settimane, saranno costrette a “comporre” in qualche modo il loro dissenso radicale dal governo Prodi. Sarà per loro una necessità.

Infatti, se fossero loro a far cadere il governo Prodi, scomparirebbero dalla scena politica. In realtà questi partiti sanno bene che la loro sopravvivenza è largamente legata alle sorti di questo governo perché un eventuale ricorso alle elezioni dimezzerebbe la loro presenza in Parlamento.

Sarebbe una vera fortuna per l’Italia se questi partiti assumessero una struttura unitaria e una progettualità politica reale, sia pure con forti stimoli critici all’attuale governo che, tra mille difficoltà, sta realizzando ciò che parecchi altri governi non si sono mai sognati di realizzare.

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