mercoledì 8 agosto 2007

PERSINO PRODI

In una intervista ormai celebre rilasciata a Famiglia Cristiana Romano Prodi, che non è certo un sovversivo e un anticattolico, ha dichiarato che andando a messa non sente mai richiamare il dovere di pagare le tasse:

“Perché, quando vado a messa, questo tema non è mai toccato nelle omelie? Eppure ha una forte carica etica. Possibile che su 40 milioni di contribuenti sono solo 300 mila quelli che dichiarano più di 100 mila euro?”.

Pochi giorni fa Curzio Maltese su Repubblica ha risposto con un’altra domanda, certamente retorica, eppure molto pertinente: “non sarà magari perché la Chiesa è la prima a non pagare le tasse?”.

Il governo italiano è stato richiamato da Bruxelles contro il regalo dell’ICI, ma la risposta è stata pressoché inesistente: si è varata una commissione di studi che finora non ha fatto assolutamente nulla.

Perché in tutta la campagna contro gli evasori fiscali non si comincia dall’Italia? E’ molto probabile che i commissari europei, difronte a questa inadempienza italiana, a settembre aprano un vero e proprio processo al nostro Paese per “aiuti di stato agli enti ecclesiastici”.

Dunque… è chiaro perché per il papa è più facile “sparare” contro gli omosessuali, fare generici discorsi contro la guerra, contro… contro… contro…?

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