lunedì 13 agosto 2007

PEZZI DELLA DESTRA PLANETARIA

Nella sua operazione di ispiratore e “raccoglitore” della destra mondiale, il papa mette insieme i pezzi sparsi del tradizionalismo che, aggregati e messi sotto la stessa bandiera, accrescono notevolmente la loro forza.

Soprattutto diventa evidente il lavoro di “collage” e di “riconciliazione” che Papa Benedetto XVI sta compiendo.

Per avere una chiesa cattolica forte occorre rimettere insieme il mosaico infinito di gruppi, movimenti, opere, emittenti, strutture.

Ovviamente, siccome non si aggrega in nome del potere se non chi è in una prospettiva ecclesiocentrica (= che mette al centro l’istituzione ecclesiastica), rispondono all’appello tutte le forze tradizionaliste che ben volentieri cercano la “benedizione ufficiale” che era venuta un po’ meno negli anni dopo il Concilio.

E si tratta di realtà e pezzi di una chiesa militante dove l’ebraismo, le teologie della liberazione, una rinnovata etica sociale e sessuale e la ricerca teologica sono viste come il diavolo che rovina la chiesa.

Che il papa abbia ricevuto il direttore di “Radio Maria” della Polonia, nota per il suo pregiudizio contro ebrei, omosessuali, teologi, stranieri non stupisce.

Fa parte di questa “operazione- aggregazione” che tanto sta a cuore al pontefice romano il quale (altra solenne mistificazione) è il supremo pastore che accoglie tutte le pecore…

Sono più che fondate l’analisi critica e la protesta delle comunità ebraiche, ma è allarmante il silenzio complice che esiste dentro la chiesa cattolica.

Però, per chi sa vedere, viene fuori un disegno ormai nitido, preciso, perseguito con costanza e lucidità. Così si costruiscono gli imperi…

Dubito che così si costruiscono delle comunità che portano il nome di “cristiane”.

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