mercoledì 29 agosto 2007

SEMPRE PIU’ RAZZISTI

Le forme basiche dell’intolleranza e della discriminazione, le aggressioni omofobe e antisemite, sono in continuo aumento in Europa e il fenomeno è scarsamente monitorato.

L’odio e la violenza verso i gay, ebrei e musulmani sarà uno dei problemi da affrontare prima che ci si trovi in emergenza.

Su questo terreno i governi, le istituzioni e le chiese hanno enormi responsabilità.

La gerarchia cattolica, con le sue patologie da prima della classe, con la sua morale sessuofobia, gioca un ruolo nefasto mentre avrebbe tante possibilità di gettare ponti tra culture, tradizioni e persone diverse.

Michele Serra, in un lunga e documentata riflessione pubblicata su “Repubblica” del 20 agosto scrive:

“Colpisce sempre con quanta spensieratezza e quanta facilità, da qualche anno in qua, i rozzi leader dell’intolleranza sparano le loro nefandezze e le loro scempiaggini, stadi pieni di razzismo, giornali che rigurgitano pregiudizio e disprezzo, cattivi preti che disfano il cammino di accoglienza e di dialogo di quelli buoni e generosi.

Sia meno afasica, meno ritegnosa e perfino più allegra e disinvolta la risposta degli umili e dei democratici.

Se non sarà proprio amore, come azzarda Veltroni, a salvare la Polis, può essere il rispetto per gli uomini e le donne, sentimento meno reboante ma amatissimo dagli europei civili, ad armare lo spirito e i comportamenti contro l’ondata razzista, omofoba e xenofoba che strozza l’Europa.

Ad alta voce, però. Ad alta e a testa alta, specie quando piovono le randellate”.

Penso che non basta viaggiare e mescolarsi per far crescere una cultura del dialogo e dell’accoglienza.

Le differenze, per diventare conviviali, hanno bisogno di essere prese sul serio con le risorse che offrono e le difficoltà che presentano.

L’Europa, che ha pregevoli tradizioni nelle formulazioni del diritto, in questo momento è attraversata da correnti irrazionali ed egoistiche.

Eppure nel terreno dell’associazionismo di base vivono, un po’ ovunque, esperienze di interculturalità davvero notevoli che dovremo imparare a valorizzare di più.

Nessun commento: