domenica 2 settembre 2007

CARO DON SANTE...

Caro don Sante,

nella conferenza stampa di martedì 28 agosto forse non sei stato un capolavoro di chiarezza, ma io ti capisco benissimo. In te c’è una nuova tensione, una battaglia che molti non possono capire.

Tu sei stretto come da una morsa tra la donna che ami, il figlio che è nato e il desiderio di poter continuare il ministero.

Se non ci fosse l’ipocrisia e la disumanità, la crudeltà e la becerità di una legge ecclesiastica che il vaticano continua a ribadire, a Monterosso la tua comunità parrocchiale potrebbe fare una bella festa accompagnando in casa parrocchiale te, tua moglie e vostro figlio.

Sarebbe una gioia per voi tre e per la comunità di cui sei parroco. Tante sofferenze nella vita non hanno facile rimedio, ma questo dolore che tu e tua moglie subite è proprio un’ingiustizia che viene fatta contro di voi, contro il vostro amore, contro il vostro piccolo Pietro che ha tutto il diritto di vivere in una famiglia serena. E poi il papa elogia la famiglia, fanno il family day.

Carissimo don Sante, salutami tanto la donna di cui sei innamorato. Chissà quanto dolore pesa nel suo cuore di donna, di moglie e di madre. Le donne spesso “pagano” ancora di più.

Fammi sapere, se credi, se il prossimo 2 dicembre vi fidanzerete ufficialmente. Io sono vecchio e felice: te lo dico senza acredine.

Guardati dalla gerarchia: le sue leggi sono schiavistiche e cercheranno di metterti alla fame o al silenzio. Hai detto anche alcune cose bellissime in quella breve intervista:

“... Come mai quando la chiesa cattolica vuole conquistare chiese, fedeli e territori, in Inghilterra concede ai preti anglicani sposati di diventare preti cattolici sposati?...

Molti mi chiedono in questi giorni di non far soffrire il Papa, il vescovo e non mettere in crisi i fedeli cristiani ma la mia voce è anche la voce soffocata di migliaia di preti, religiosi, ex-seminaristi, di migliaia di persone che sono state umiliate e non hanno mai avuto voce…" .

Grazie, carissimo don Sante, per il tuo coraggio e sentimi affettuosamente vicino nella tua e vostra pacifica battaglia.

Preservate il vostro amore sotto il sorriso di Dio e siate forti perché voi state regalando alla comunità dei credenti una vera profezia, anche se la chiesa istituzionale cattolica romana (che non va confusa con la chiesa di Gesù) vi rifiuta.

Un abbraccio a te e uno a Tamara e una carezza per il piccolo Pietro.
don Franco Barbero

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