OSWALD LORETZ, L’unicità di Dio, Paideia, Brescia 2007, pagg. 248, € 21,50
La proclamazione di Deuteronomio 6,4: “Ascolta, Israele! Il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo” viene collocata nel quadro dei modelli mediante i quali nelle culture del Vicino Oriente antico si argomentava l’unicità di questo o quel dio.
Nel lavoro di Oswald Loretz si illustra come i precedenti di questa confessione di fede, centrale sia nella Bibbia sia nell’ebraismo di ogni luogo e tempo, possano essere rintracciati negli scritti di Ras Shamra-Ugarit dedicati a Baal.
Sullo sfondo dell’Oriente antico, la peculiarità del testo biblico mostra di consistere nell’affermare l’unicità di Dio in connessione inscindibile con la evoluzione storica, progressiva del popolo di Israele.
La proclamazione di Deuteronomio 6,4: “Ascolta, Israele! Il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo” viene collocata nel quadro dei modelli mediante i quali nelle culture del Vicino Oriente antico si argomentava l’unicità di questo o quel dio.
Nel lavoro di Oswald Loretz si illustra come i precedenti di questa confessione di fede, centrale sia nella Bibbia sia nell’ebraismo di ogni luogo e tempo, possano essere rintracciati negli scritti di Ras Shamra-Ugarit dedicati a Baal.
Sullo sfondo dell’Oriente antico, la peculiarità del testo biblico mostra di consistere nell’affermare l’unicità di Dio in connessione inscindibile con la evoluzione storica, progressiva del popolo di Israele.
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