sabato 6 ottobre 2007

CURARE I SANI?

Ancora una volta, riflettendo dopo la trasmissione EXIT di La7 dove sono stato invitato lunedì scorso tra gli ospiti, ho constatato come i rappresentanti della chiesa gerarchica (uno psichiatra cattolico e un altro esponente di Comunione e Liberazione) non riescano a riconoscere nel pensiero e nella pratica pastorale cattolica una continua emarginazione degli omosessuali.

Va da sé che, come tra gli eterosessuali, esistono immaturità e banalizzazioni. Ma queste immaturità affettive e sessuali non sono imputabili all’omosessualità, ma al percorso della singola persona.

E credo che bollare gli omosessuali come dei soggetti malati, anomali e contro natura (come recitano i documenti ufficiali) e costringerli alla clandestinità, non aiuti per nulla nella crescita psicologica, affettiva, spirituale, preti o laici che si sia.

Questa è l’oggettiva ipocrisia: si vuole parlare di maturità psicoaffettiva delle persone e si fa “respirare per anni non ossigeno, bensì un gas nocivo e corrosivo che ci voleva morti”, così scrive il prete e teologo cattolico James Alison.

Se poi si leggono i libri di Nicolosi, Teisa e pochi altri (per nostra fortuna!), si nota un accanimento terapeutico davvero ossessivo: in ogni omosessuale devono trovare un malato da guarire, un’anima da salvare, un corpo da reprimere.

"Le cosiddette “terapie riparative” si rivelano strategie per imprigionare l’essere più autentico della persona in una gabbia prima di tutto sociale, che per funzionare deve essere posta nell’anima della persona omosessuale” (Margherita Graglia, Paolo Rigliano, Gay e lesbiche in psicoterapia, Cortina Editori).

Si tratta di una dannosissima psicochirurgia senza bisturi, dice lo stesso studioso. Curare in assenza di malattie può diventare un delitto contro l’integrità della persona umana.

Certo, l’invito a uscire dalle banalizzazioni, dalle immaturità e dalla fame di sesso senza sentimenti è rivolto anche alle persone omosessuali. Ma questo appello ci coinvolge tutti e tutte, senza eccezione.

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