Riporto da Repubblica di sabato 29 settembre a pagina 21 questa breve notizia di cronaca che rappresenta comunque una novità.
In una chiesa che le considera troppo poco, le suore si fanno sentire e anche dal convento qualcosa comincia a trapelare.
Ma chi interviene? Sempre la voce gerarchica che non permette ad una comunità di donne di affrontare in proprio le questioni inerenti la vita comunitaria.
Bari, botte in convento e suore commissariate
BISCEGLIE – Insubordinazione all’arcivescovo nel monastero di clausura Santa Chiara di Bisceglie, pochi chilometri a nord di Bari. Così la Curia ha usato le maniere forti.
Due suore sono state rimandate alle famiglie. Quanto alla terza, la badessa: “Niente più celebrazioni della santa messa e ritiro immediato dell’Eucarestia dalla cappella del monastero”.
Dopo la morte della vecchia superiora, fra le tre monache rimaste nel convento sarebbero volate anche parole grosse e spintoni.
In una chiesa che le considera troppo poco, le suore si fanno sentire e anche dal convento qualcosa comincia a trapelare.
Ma chi interviene? Sempre la voce gerarchica che non permette ad una comunità di donne di affrontare in proprio le questioni inerenti la vita comunitaria.
Bari, botte in convento e suore commissariate
BISCEGLIE – Insubordinazione all’arcivescovo nel monastero di clausura Santa Chiara di Bisceglie, pochi chilometri a nord di Bari. Così la Curia ha usato le maniere forti.
Due suore sono state rimandate alle famiglie. Quanto alla terza, la badessa: “Niente più celebrazioni della santa messa e ritiro immediato dell’Eucarestia dalla cappella del monastero”.
Dopo la morte della vecchia superiora, fra le tre monache rimaste nel convento sarebbero volate anche parole grosse e spintoni.
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