lunedì 31 dicembre 2007

ATTENTI AL DIAVOLO

Oltre a Padre Amorth, anche il papa crede nel diavolo. Sembra una favola, invece è realtà. Più volte Benedetto XVI, anche da cardinale, affermò l’esistenza del diavolo.

Si può sorridere sconsolatamente. Dopo secoli di esegesi, siamo al fondamentalismo…

I linguaggi satanici e demoniaci della Bibbia, come sanno persino le pietre, sono funzionali alla evidenziazione della presenza massiccia e spaventosa del male in tutte le sue forme. Parlare oggi dell’esistenza del diavolo, significa rendere ridicola la fede.

Le “diavolerie” sono nostre; bisogna contrastarle, sono il “prodotto umano” di cause ben individuabili. È troppo comodo metterle sul conto del diavolo.

Confondere l’immaginario biblico con il messaggio è imprigionante. A questo proposito vorrei ricordare quanto sia importante lo studio delle Scritture, l’esegesi, l’ermeneutica biblica.

Quanto sia liberante entrare con consapevolezza nel mondo dei linguaggi e quanto sia oppressiva una “citazione” testuale della Bibbia che non tenga conto degli apporti dei metodi storici, critici e linguistici.

Non esiste nessun diavolo. Smettiamola di spaventare la gente. In genere sono le fobie sessuali e le paure personali che contribuiscono alla credenza nel diavolo.

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