lunedì 10 dicembre 2007

BIGLIETTINO PER MASSIMO D’ALEMA

Caro Signor Ministro,

ho letto le sue dichiarazioni a colloquio con un gruppo di studenti. Non voglio prolungarmi in osservazioni che pure non sarebbero fuori luogo. Come può dire che “il matrimonio tra omosessuali offenderebbe il sentimento religioso di tanta gente”?

E’ un argomento inconsistente e ipocrita. Chi si sente offeso dal fatto che ad altri sia riconosciuto il diritto di amore e di fare famiglia, conserva una visione viziata del pregiudizio.

Ora, confermare taluni cittadini nei loro pregiudizi non è certo un’opera culturale e politica degna di un uomo come Lei che io ritengo aperto ed intelligente. E poi gli omosessuali non sono persone che sentono “il bisogno di simulare un matrimonio”.

Quelli tra loro che lottano per questo diritto, non vogliono assolutamente simulare: vogliono vivere il loro matrimonio. Di simulazione ce n’è già fin troppa nel mondo del matrimonio, quello con tutti i crismi e tutti i registri secondo la legge e secondo santa matrigna chiesa.

Insomma, vedo che anche Lei non è esente da qualche inquinamento vaticano mentre ci sarebbe tanto bisogno di una concreta svolta di laicità. E’ probabile che i giornalisti, come Lei sostiene, abbiano un tantino storpiato il suo pensiero, ma dire che in Italia nessuno chiede i matrimoni gay, è una grave disattenzione alla realtà.

Cordialmente
Don Franco Barbero

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