NEL SILENZIO
Ho rinchiuso
la porta,
ho deposto la penna,
ho spento il cellulare.
Cerco il mio cuore,
lo trovo
e lo ascolto.
Batte nel silenzio.
Faccio silenzio.
Avverto finalmente
la pace
e guardo verso di Te,
Dio che abiti
i silenzi più profondi.
Sento che mi viene incontro
e, finalmente,
libero dalla morsa delle cose,
anch’io Ti cerco.
Sosto,
adoro,
cerco l’essenziale.
E Tu…
prendimi per mano
e insegnami ancora
quali sono
i sentieri quotidiani
dell’amore e della libertà.
GRAZIE, O PADRE
Ti chiamo Padre.
Davvero lo sei
e io lo credo.
Grazie
per il dono
della Tua Parola.
Tu lo sai:
è una vita
che resisto
al Tuo amore;
ma Tu sei più forte!
Continui a seminare
sulla pietra dura
del mio cuore
e non Ti stanchi.
Se sbarro la porta,
Tu la riapri;
se chiudo la Bibbia,
me la rimetti
fra le mani.
Grazie
per questa parola
incandescente,
che mi scatena guerra
dentro il cuore.
Essa è ancora capace
di farmi piangere
di gioia
e di stupore.
I miei capelli
sono diventati
bianchi, ma
la Tua parola
è giovane e viva,
e il tempo
non l’ha svigorita.
Grazie
per i fratelli
con i quali cerco
in questa Parola
le acque zampillanti
della Tua vita.
Quando a sera,
con gesto infantile,
Ti ascolto e Ti parlo,
in ginocchio,
non trovo mai
altra parola che
“Grazie!”.
E Tu mi dici:
“Avanti, coraggio,
Ti abbraccio”.
Ho rinchiuso
la porta,
ho deposto la penna,
ho spento il cellulare.
Cerco il mio cuore,
lo trovo
e lo ascolto.
Batte nel silenzio.
Faccio silenzio.
Avverto finalmente
la pace
e guardo verso di Te,
Dio che abiti
i silenzi più profondi.
Sento che mi viene incontro
e, finalmente,
libero dalla morsa delle cose,
anch’io Ti cerco.
Sosto,
adoro,
cerco l’essenziale.
E Tu…
prendimi per mano
e insegnami ancora
quali sono
i sentieri quotidiani
dell’amore e della libertà.
GRAZIE, O PADRE
Ti chiamo Padre.
Davvero lo sei
e io lo credo.
Grazie
per il dono
della Tua Parola.
Tu lo sai:
è una vita
che resisto
al Tuo amore;
ma Tu sei più forte!
Continui a seminare
sulla pietra dura
del mio cuore
e non Ti stanchi.
Se sbarro la porta,
Tu la riapri;
se chiudo la Bibbia,
me la rimetti
fra le mani.
Grazie
per questa parola
incandescente,
che mi scatena guerra
dentro il cuore.
Essa è ancora capace
di farmi piangere
di gioia
e di stupore.
I miei capelli
sono diventati
bianchi, ma
la Tua parola
è giovane e viva,
e il tempo
non l’ha svigorita.
Grazie
per i fratelli
con i quali cerco
in questa Parola
le acque zampillanti
della Tua vita.
Quando a sera,
con gesto infantile,
Ti ascolto e Ti parlo,
in ginocchio,
non trovo mai
altra parola che
“Grazie!”.
E Tu mi dici:
“Avanti, coraggio,
Ti abbraccio”.
[dal mio libro “Stirpe di Giona” (1989), pag. 44]
MENTRE APRO IL VANGELO
Signore,
vengo a cercare
la Tua parola
per scoprire
la Tua volontà.
Attorno a me tutto è parola,
immagine, suono e colore.
La televisione
è parola “nazionale”,
onnipotente,
ossessionante, seducente.
Tu non reggi
alla concorrenza,
o Signore!
Eppure,
solo la Tua
è parola che fa vivere,
che dà senso alla vita.
La pubblicità si impone
con violenza
e ci aggredisce.
Tu, invece, continui
a farTi proposta,
a farci proposte.
Tutti vogliono
farci comprare
un prodotto, un giornale,
un oggetto, qualcosa:
quasi che la vita
fosse un mercato.
Tu non ci vendi nulla;
ci regali questa parola
che ci apre davanti agli occhi
la possibilità
di diventare persone
libere e liberatrici.
Signore,
voglio ascoltarTi
più spesso
con cuore aperto.
[dal mio libro “Stirpe di Giona” (1989), pag. 9]
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