sabato 12 gennaio 2008

IL RICATTO ECONOMICO

Mercoledì 9 gennaio ho incontrato a Milano alcuni religiosi e religiose per dialogare su “come uscire dal convento – monastero senza morire di fame e di solitudine”, un tema al quale Benedetto XVI non dedica alcuna enciclica....

In realtà mi accorgo ogni giorno di più che per preti, suore, frati una delle maggiori difficoltà nel compiere scelte personali di autonomia, di sganciamento dalle sicurezze istituzionali o di reinvenzione del proprio ministero consiste proprio nel fatto che o accetti di fare l'insegnante di religione, bravo e sottomesso ed ortodosso, oppure ti fanno attorno terra brucata e rischi di rimanere senza pane quotidiano.

Se poi non sei più giovanissimo, come molti/e mi raccontano, sei quasi costretto a mangiare quella minestra, non disponendo di una valida alternativa economica.

Ecco perché è fondamentale, quando ciò è possibile, procurarsi l'autonomia economica. Il ricatto del pane è potentissimo. Oppure se hai un certo livello di vita economica e di posizione sociale e, tutto sommato, ti ci sei adattato..., non è facile passare ad una vita con mille euro al mese. Qui si vede come la chiesa ufficiale è matrigna.

Sarei anch'io morto di fame, se non mi fossi deciso a sganciare il mio sostentamento dall'istituzione, accettando, ovviamente un tenore di vita molto più modesto. E più felice.

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