Sazio di giorni e di malefatte il cardinale Ruini lascia. Così sembra. Ospito questa informazione nel mio blog.
Ruini verso l'addio. A Roma in arrivo un canonista
da: il Riformista, 12 gennaio 2008
Il prossimo 17 aprile il cardinale Agostino Vallini, prefetto del supremo tribunale della Segnatura Apostolica, compirà 68 anni. Per quella data, con ogni probabilità (manca l’annuncio ufficiale e, di per sé, le cose potrebbero ancora cambiare), egli potrà già essere nominato vescovo vicario del Papa per la diocesi di Roma al posto del cardinale Camillo Ruini.
Della cosa pare ne abbia voluto parlare ieri mattina lo stesso Pontefice ricevendo in udienza in Vaticano i diretti interessati. Oltre a Vallini e Ruini, Benedetto XVI ha convocato all’ultimo piano del palazzo apostolico anche monsignor Velasio De Paolis, segretario del medesimo Supremo Tribunale, il quale dovrebbe prendere il posto fino a oggi occupato da Vallini: un esperto giurista nel giusto ruolo.
Il nome di Vallini è un’“invenzione” tutta del segretario di Stato Tarcisio Bertone. Vallini uscirebbe vincitore da una terna che vedeva “gareggiare” - dopo l’“esclusione” dalla lista di monsignor Betori e monsignor Fisichella - anche i nomi del cardinale Comastri (vicario generale del Papa per lo Stato della Città del Vaticano, arciprete di San Pietro e presidente della Fabbrica di San Pietro) e del cardinale Angelo Scola (patriarca di Venezia).
Vallini, in questi anni, ha sempre mantenuto un profilo basso. Non ha praticamente mai concesso interviste ai media e la cosa è piaciuta sia a Bertone che, ovviamente, allo stesso Ratzinger. Tra l’altro, nell’ottica voluta da Bertone secondo la quale alla segreteria di Stato spetta la conduzione dei rapporti con il mondo della politica, Vallini risponde perfettamente allo scopo non avendo particolari mire in questo senso. E col fatto che il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, risiede a Genova, la strada per Bertone sarebbe in questo senso ancora di più in discesa.
Nato a Poli, un piccolo paese in provincia di Roma (diocesi di Tivoli) dove suo padre, maresciallo dei carabinieri di origini toscane, prestava servizio, Vallini fu costretto in giovane età a ritirarsi con la mamma e una sorella in provincia di Viterbo, a Corchiano. Il padre, infatti, venne arrestato dai tedeschi e deportato in Germania. Fu a Corchiano che il piccolo Agostino frequentò le scuole elementari e fu qui che, per volere del parroco, don Domenico Anselmi, divenne chierichetto.
Finita la guerra, la famiglia si riunì assieme prima a Caserta e poi, nel 1951, a Napoli, seguendo sempre gli impegni lavorativi del padre. Fu la morte della mamma, nel 1952, che segnò profondamente la vita di Agostino. Sul finire del 1952, infatti, decise di entrare nel seminario di Napoli, prima al minore e poi al maggiore, ove rimase dodici anni percorrendo tutte le tappe della formazione al sacerdozio.
Ordinato prete il 19 luglio 1964 dal vescovo ausiliare di Napoli, Vittorio Longo, per volere dell’arcivescovo, il cardinale Alfonso Castaldo, Agostino ricorda tra i suoi principali maestri in seminario i rettori Giovanni Bandino e Ciriaco Scanzillo e i professori Domenico Mallardo, Vitale De Rosa, Antonio Ambrosanio, Luigi Diligenza, Edoardo Davino.
Studioso di ecclesiologia, lo sbarco di Agostino a Roma avvenne nel 1964 quando prese la specializzazione in diritto canonico in vista del futuro insegnamento nella facoltà teologica partenopea. Gli anni romani furono molto intensi, vissuti nel clima del post Concilio. Il dottorato lo ottenne alla Lateranense in "utroque iure" dove apprese la scienza canonistica da Anastasio Gutiérrez, Giacomo Violardo, Pietro Pavan, Pio Ciprotti, Emilio Betti, Guido Gonella, Gabrio Lombardi, Andrea Bride, Zaccaria Varalta, Pietro Tocanel.
Dopo due anni passati a Napoli e altri ancora alla Laternanse come docente di diritto pubblico ecclesiastico, nel 1978 divenne rettore del seminario maggiore di Napoli, ufficio ricoperto fino al 1987, quando divenne decano della sezione “San Tommaso” della facoltà teologica dell’Italia Meridionale.
Il 23 marzo 1989 Giovanni Paolo II lo ha eletto vescovo ausiliare di Napoli e poi vicario generale. Era ben visto dal cardinale Giordano che lo avrebbe voluto come suo successore ad arcivescovo della città partenopea. Ma dopo undici anni di servizio a Napoli, nel 1999, venne trasferito alla Chiesa suburbicaria di Albano, ove ha esercitato il ministero episcopale per cinque anni. Prefetto del supremo tribunale della Segnatura Apostolica dal 2004, lo scorso marzo Benedetto XVI lo ha creato cardinale.
Ipotizzare oggi una data per l’eventuale annuncio della nomina non è cosa facile. Il prossimo 17 gennaio Benedetto XVI sarà in visita all’università la Sapienza e, in quell’occasione, dovrebbe essere ancora Ruini il vescovo incaricato di accoglierlo nella sua città.
Ruini verso l'addio. A Roma in arrivo un canonista
da: il Riformista, 12 gennaio 2008
Il prossimo 17 aprile il cardinale Agostino Vallini, prefetto del supremo tribunale della Segnatura Apostolica, compirà 68 anni. Per quella data, con ogni probabilità (manca l’annuncio ufficiale e, di per sé, le cose potrebbero ancora cambiare), egli potrà già essere nominato vescovo vicario del Papa per la diocesi di Roma al posto del cardinale Camillo Ruini.
Della cosa pare ne abbia voluto parlare ieri mattina lo stesso Pontefice ricevendo in udienza in Vaticano i diretti interessati. Oltre a Vallini e Ruini, Benedetto XVI ha convocato all’ultimo piano del palazzo apostolico anche monsignor Velasio De Paolis, segretario del medesimo Supremo Tribunale, il quale dovrebbe prendere il posto fino a oggi occupato da Vallini: un esperto giurista nel giusto ruolo.
Il nome di Vallini è un’“invenzione” tutta del segretario di Stato Tarcisio Bertone. Vallini uscirebbe vincitore da una terna che vedeva “gareggiare” - dopo l’“esclusione” dalla lista di monsignor Betori e monsignor Fisichella - anche i nomi del cardinale Comastri (vicario generale del Papa per lo Stato della Città del Vaticano, arciprete di San Pietro e presidente della Fabbrica di San Pietro) e del cardinale Angelo Scola (patriarca di Venezia).
Vallini, in questi anni, ha sempre mantenuto un profilo basso. Non ha praticamente mai concesso interviste ai media e la cosa è piaciuta sia a Bertone che, ovviamente, allo stesso Ratzinger. Tra l’altro, nell’ottica voluta da Bertone secondo la quale alla segreteria di Stato spetta la conduzione dei rapporti con il mondo della politica, Vallini risponde perfettamente allo scopo non avendo particolari mire in questo senso. E col fatto che il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, risiede a Genova, la strada per Bertone sarebbe in questo senso ancora di più in discesa.
Nato a Poli, un piccolo paese in provincia di Roma (diocesi di Tivoli) dove suo padre, maresciallo dei carabinieri di origini toscane, prestava servizio, Vallini fu costretto in giovane età a ritirarsi con la mamma e una sorella in provincia di Viterbo, a Corchiano. Il padre, infatti, venne arrestato dai tedeschi e deportato in Germania. Fu a Corchiano che il piccolo Agostino frequentò le scuole elementari e fu qui che, per volere del parroco, don Domenico Anselmi, divenne chierichetto.
Finita la guerra, la famiglia si riunì assieme prima a Caserta e poi, nel 1951, a Napoli, seguendo sempre gli impegni lavorativi del padre. Fu la morte della mamma, nel 1952, che segnò profondamente la vita di Agostino. Sul finire del 1952, infatti, decise di entrare nel seminario di Napoli, prima al minore e poi al maggiore, ove rimase dodici anni percorrendo tutte le tappe della formazione al sacerdozio.
Ordinato prete il 19 luglio 1964 dal vescovo ausiliare di Napoli, Vittorio Longo, per volere dell’arcivescovo, il cardinale Alfonso Castaldo, Agostino ricorda tra i suoi principali maestri in seminario i rettori Giovanni Bandino e Ciriaco Scanzillo e i professori Domenico Mallardo, Vitale De Rosa, Antonio Ambrosanio, Luigi Diligenza, Edoardo Davino.
Studioso di ecclesiologia, lo sbarco di Agostino a Roma avvenne nel 1964 quando prese la specializzazione in diritto canonico in vista del futuro insegnamento nella facoltà teologica partenopea. Gli anni romani furono molto intensi, vissuti nel clima del post Concilio. Il dottorato lo ottenne alla Lateranense in "utroque iure" dove apprese la scienza canonistica da Anastasio Gutiérrez, Giacomo Violardo, Pietro Pavan, Pio Ciprotti, Emilio Betti, Guido Gonella, Gabrio Lombardi, Andrea Bride, Zaccaria Varalta, Pietro Tocanel.
Dopo due anni passati a Napoli e altri ancora alla Laternanse come docente di diritto pubblico ecclesiastico, nel 1978 divenne rettore del seminario maggiore di Napoli, ufficio ricoperto fino al 1987, quando divenne decano della sezione “San Tommaso” della facoltà teologica dell’Italia Meridionale.
Il 23 marzo 1989 Giovanni Paolo II lo ha eletto vescovo ausiliare di Napoli e poi vicario generale. Era ben visto dal cardinale Giordano che lo avrebbe voluto come suo successore ad arcivescovo della città partenopea. Ma dopo undici anni di servizio a Napoli, nel 1999, venne trasferito alla Chiesa suburbicaria di Albano, ove ha esercitato il ministero episcopale per cinque anni. Prefetto del supremo tribunale della Segnatura Apostolica dal 2004, lo scorso marzo Benedetto XVI lo ha creato cardinale.
Ipotizzare oggi una data per l’eventuale annuncio della nomina non è cosa facile. Il prossimo 17 gennaio Benedetto XVI sarà in visita all’università la Sapienza e, in quell’occasione, dovrebbe essere ancora Ruini il vescovo incaricato di accoglierlo nella sua città.
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