Su “Metropoli” di domenica 17 febbraio leggiamo di un senegalese che viene licenziato dopo 12 anni che guidava autobus pubblici nel Bergamasco.
E’ l’ultima vittima di una legge del 1931 secondo la quale per lavorare in un trasporto pubblico è indispensabile avere la cittadinanza italiana.
Quando si interpretano le leggi in modo razzista, ne succedono di tutti i colori.
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