domenica 10 febbraio 2008

CACCIATO DI CASA DAI PROPRIETARI PERCHE’ GAY

Ferrara - Quando hanno saputo che era omosessuale gli hanno intimato, pena il linciaggio, di lasciare immediatamente la casa e consegnare le chiavi; poi l’anno insultato e rinchiuso in una stanza sino a quando non è arrivata la Polizia a liberarlo.

E’ la brutta vicenda (denunciata da Arcigay) vissuta e raccontata da M.M., 34 anni, da poco a Parma per motivi di lavoro.

L’uomo ha spiegato che, dopo aver vinto un concorso pubblico per infermiere, si era rivolto all’Ufficio Informagiovani del comune emiliano per trovare una camera in affitto; dopo tre giorni di coabitazione però, quando i suoi due coinquilini hanno saputo che era gay, è stato insultato e segregato.

“Sabato sono rientrato a casa dal lavoro attorno alle 23 e i due coinquilini mi hanno accolto con urla e minacce - ha raccontato M.M. - prima mi hanno detto che dovevo andarmene, poi mi hanno chiuso in una stanza urlandomi che mi avrebbero liberato solo dopo che avessi consegnato loro le chiavi di casa”.

Il giovane ha chiamato con il cellulare il 113 per farsi liberare. Ma la vicenda, denunciata da Arcigay, non è finita quella notte: l’abitazione il giovane l’ha dovuta lasciare davvero.

“Il giorno dopo ho parlato con il proprietario dell’appartamento e lui ha dato ragione ai due ragazzi che mi avevano minacciato”, ha spiegato M.M.. Solo a quel punto la decisione di denunciare.

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