venerdì 8 febbraio 2008

UNO SCHIAFFO AI CREDENTI EBREI

Si avvicina la Pasqua e in tutte le parrocchie cattoliche è giunta la comunicazione precisa del formulario liturgico della settimana santa.

Il “venerdì santo” compare, tra le altre, la preghiera per gli ebrei.

Orazio La Rocca, su Repubblica del 6 febbraio ci informa:

“Nella nuova formula – annunciata ieri in prima pagina dall’Osservatore Romano con una nota della Segreteria di Stato – scompaiono le espressioni offensive alla sensibilità israelitica contenute nella vecchia preghiera là dove si pregava Dio affinché gli ebrei “popolo accecato, riconoscendo la luce della tua verità che è Cristo, siano strappati dalle loro tenebre”.

Resta, però intatto il passaggio sulla “conversione degli ebrei”, resa inevitabilmente ancora più impegnativa della vecchia formula, perché vi si invitano i giudei a riconoscere “Cristo come Salvatore di tutti gli uomini”.

Invito che gli ebrei di qualsiasi epoca hanno sempre respinto non avendo mai visto in Gesù il figlio di Dio fatto uomo”. Abolita la frase “perfidi giudei” del vecchio rituale, resta la vergogna di chi invita gli ebrei a farsi cristiani.

Il testo emendato suonava così: “Dio onnipotente ed eterno che non rigetti dalla tua misericordia neppure i Giudei esaudisci le preghiere che ti rivolgiamo per questo popolo accecato; fà che, allontanandosi dalle tenebre, riconosca che Gesù Cristo è la tua luce, la verità”.

Il nuovo testo recita: “Preghiamo anche per gli ebrei, affinché Iddio Signore Nostro illumini i loro cuori e riconoscano Gesù Cristo come salvatore di tutti gli uomini”.

Si tratta di un esplicito invito a farsi cristiani. Siamo alla consueta delirante mania annessiva. E’ dimenticanza totale della permanete validità dell’ebraismo.

Del resto l’espressione biblica cristiana di Gesù salvatore del mondo non significa affatto che Gesù salva per virtù propria, ma che egli è il testimone della salvezza che viene solo ed esclusivamente da Dio.

I vari soter dell’antichità sono da vedere in questa luce.

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