domenica 3 febbraio 2008

FASCISTI E FRANCHISTI

Ospito volentieri queste due riflessioni che mi invia un carissimo confratello. Davvero Dio non abita in chiesa.


1) Il Comune di Trieste vuole dedicare una via all'eroe fascista Mario Granbassi. Proprio in prossimità della Giornata della Memoria che ricorda i crimini del nazifascismo, il Comune sta per compiere un gesto che esalta un fascista che andò a combattere in Spagna nel 1938 contro la legittima Repubblica democratica.

Mario Granbassi fu un triestino, noto come giornalista, che esaltò nella sua molteplice attività il regime e il "duce". Inoltre decise di arruolarsi nel Corpo Truppe Volontarie (CTV) spedito da Mussolini in aiuto al golpe di Francisco Franco. Il CTV diede un sostegno determinante per la vittoria dei franchisti e per l'instaurazione della lunga e sanguinaria dittatura.

Tra l'altro, gli aerei fascisti italiani sperimentarono su Barcellona, per la prima volta in Europa, il terrorismo aereo sulla popolazione civile causando tremila morti. (A Trieste, dal 15 aprile al 10 maggio, si terrà la Mostra sui bombardamenti di Barcellona preparata dal Museu d'Historia de Catalunya).

Sono quindi contrario a dedicare una via a Mario Granbassi, morto in Spagna nei primi giorni del 1939, per l'evidente significato di esaltazione della sua scelta filo franchista. Il nome ad uno spazio pubblico esalta il personaggio scelto e lo indica quale esempio eccezionalmente positivo all'opinione pubblica.

I valori di Granbassi erano esplicitamente fascisti e chi lo onora dichiara, nei fatti, di condividerli.
(Lorenzo Mazzucato)


2) Che c'entra Cristo con Franco?

Esistono cattolici straordinariamente perbene, gente appassionata e disponibile che stimo e non potrei altrimenti. Ai miei occhi di "laico misericordioso", il Vaticano è la concretizzazione dei peggiori "peccati civili" (corruzione, oscurantrismo, poltroneria e chi ne ha ne metta!).

Soprattutto: non è dato un solo episodio in cui, in un qualsiasi momento critico, il Vaticano abbia voltato le spalle ai potenti e sostenuto le ragioni degli oppressi. Mai, non un momento di pietosa coerenza. Così, nella Spagna degli anni trenta

La Chiesa non esitò un istante a partecipare al colpo di stato fascista di Franco contro il governo repubblicano democraticamente eletto.

I cattolici spagnoli condividono coi franchisti un eredità di fucilazioni sommarie e bombardamenti sui civili, una storia di sangue e repressione anti-popolare durata cinquant'anni. Una pagina vergognosa che oggi viene riscritta coi crismi del peggior revisionismo.

La fascistissima chiesa spagnola della guerra civile, quella che per prima alzò la mano contro la volontà democratica del suo popolo (soprattutto, per l'egoistica difesa dei suoi interessi econimici e delle sue proprietà) diviene oggi "martire beata". I demoni diventano angeli, le vittime si trasformano in carnefici.

Se Cristo, umile e coraggioso profeta dei poveri e degli opressi, fosse vissuto in quella Spagna, non avrebbe che potuto sostenere i contadini e gli operai repubblicani. Contro l'assultismo feudale e la violenza rappresentate dai fascisti e dalla borghesia. Più passa il tempo, più mi convinco: Dio non abità in chiesa!

Perchè i 480 morti religiosi sono stati proclamati "santi martiri" in Vaticano e le altre migliaia di esseri umani, massacrati con l'accordo della Chiesa, vengono spazzati via ?
(Sandro)

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