sabato 2 febbraio 2008

NELLE ACQUE DEL GIORDANO - preghiera

Gesù, quest’artigiano di Nazaret, viene al Giordano perché la voce del Tuo profeta, o Dio, lo ha incuriosito, risvegliato, attratto.

Lentamente il suo cuore si apre alla Tua parola attraverso l’ascolto della predicazione di Giovanni, il profeta itinerante dei viaggi.

Anche per Gesù, come per noi, ogni cammino si compie a piccoli passi. Un giorno, dopo tante esitazioni, avverte che è giunto il tempo della svolta, della scelta. Scende nell’acqua e si fa battezzare.

Così Gesù si è immedesimato nel sentiero del Battista, il suo maestro. D’ora in poi la sua vita abbraccerà fino in fondo, radicalmente l’orizzonte del Tuo regno.

Il soffio del Tuo amore e la Tua mano invisibile lo avevano ormai coinvolto. Gesù ormai ha deciso, ha accolto l’invito del Battista. Non sarà uno spettatore, un indeciso, un simpatizzante.

Eccolo calarsi totalmente nelle acque del Giordano per esprimere con questa immersione profonda la sua adesione al cammino di conversione, di progressivo affidamento a Te, o Dio.

Ti prego, o Dio di Gesù, di rafforzare la mia fede affinché io non mi fermi a metà strada sulle rive del Giordano, come curioso spettatore, o simpatizzante, ma mi tuffi nelle sue acque profonde.

Possa la mia fiducia in Te coinvolgermi sui sentieri del Tuo Regno, come fu per Gesù.

Purtroppo, nelle fatiche, nelle traversie e nelle distrazioni della vita possiamo anche trascorre tutti i nostri giorni senza tuffarci nel Giordano e rimanere a guardare l’acqua che scorre.

Tu sei la mano amica che ci sospinge nell’immersione, sei la voce calda che può riscaldare i nostri cuori e renderli appassionati.

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