sabato 23 febbraio 2008

VICINO E LONTANO

Non vedo chiaro nella vicenda del Kosovo, ma mi domando se, tagliando il mappamondo a fettine, facendo infiniti stati e staterelli, si favoriscano la stabilità e pace o se, invece, ci si avvii verso un localismo esasperato e verso il dominio riconosciuto di poche grandi potenze. Lo stesso Zigmunt Baumann si pone queste domande.

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In Vaticano si sono accorti che c’è superproduzione di santi e di beati. La fabbrica deve produrre di meno e passare i pezzi al collaudo con più attenzione.

Evidentemente il Vaticano si è accorto che, dentro certe ammucchiate di santi, sono passati anche certi malandrini e lestofanti poco raccomandabili…

Adesso ormai la frittata è fatta e loro hanno il “timbro” e hanno diritto al culto, ma “d’ora in poi, dice il papa, fate più attenzione e selezionate meglio il prodotto per non prendere certi svarioni”.

Come si vede, anche qui si tratta di migliorare gli impianti per vendere meglio il prodotto che, diciamo la verità, è in gran parte merce scaduta o minestra riscaldata.


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Mastella, (non vi commuove?), sta mendicando un po’ di attenzione. Nessuno gli riconosce il grande “merito” di aver fatto cadere Prodi… Cerca un cadreghino e vedrete che entro una settimana lo troverà.

Sentite la sua lamentela dalle colonne de La Stampa del 18 febbraio: “Non mi sembra il caso di mettersi a fare gli spocchiosi. Diamoci una mano, ora siamo tutti in mezzo a una strada… Ci vuole un po’ di umiltà per ritrovarsi, per superare quel che c’è. Udeur, Udc, la Rosa… facciamo una cosa nuova dove ognuno di noi sacrifica qualcosa. Altrimenti sono guai!”.

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