Spero che molti abbiano raccolto la grande testimonianza di quell’uomo e di quello scienziato che è il professor Marino, chirurgo di fama mondiale. Proposto come capo lista al Senato per il Partito Democratico in Sicilia, ha saputo e voluto fare un passo indietro a favore di Giuseppe Lumia, vero militante contro tutte le mafie.
Ecco le sue parole riportate da L’Unità di venerdì 7 marzo:
“Insieme a Veltroni e ad Anna Finocchiaro abbiamo ragionato sulle priorità per la Sicilia: in una regione sotto il gioco terribile della criminalità organizzata, che controlla tutta la vita civile, il problema della sanità diventa secondario rispetto alla eradicazione della mafia. Di conseguenza è importantissima la presenza in lista di figure che hanno nel loro curriculum un impegno contro la mafia che dura da anni.
In politica come nelle professioni bisogna valutare la soluzione migliore in quel momento: ho agito come avrei fatto in sala operatoria, la soluzione più adatta per il paziente. Ho letto che Lumia era stato escluso e ho pensato: se non lo fa nessuno, il passo indietro lo devo fare io. Come si dice, chi ha più sale condisca la minestra …”.
Questo saper fare un passo indietro è davvero importante ed essenziale per il bene comune. Lo vedo anche nella mia vita personale rispetto alla vita della mia comunità. Appena mi accorgo che altri fratelli o sorelle, cresciuti in competenza e capacità di servizio, possono prendere il posto… , faccio il possibile per lasciare spazio tirandomi indietro e la cosa davvero funziona in due direzioni.
Altri possono esperimentarsi e rendere il loro servizio e io posso dedicare più energie ad altri compiti (che non mi mancano!). Ecco perché ho sempre favorito per la più larga condivisione delle responsabilità e ho sempre incoraggiato l’impegno per il sito. Ecco perché ho potuto lentamente e completamente lasciare la redazione del Foglio di Comunità e della rivista “Viottoli” ad altri… senza creare dei vuoti.
Poi… va detto chiaramente: noi vecchi abbiamo la tendenza a tenere il posto e questo toglie spazio ad altri e blocca il rinnovamento. Diventare superflui è una nobile ambizione in una comunità, nella costruzione di un progetto. Se abbiamo seminato bene … sono cresciute molte competenze.
Se siamo stati accentratori … resta il deserto. C’è una grandezza d’animo nel nostro farci piccoli.
Grazie, professor Marino: quanto è preziosa questa sua lezione per la vita personale e per l’impegno politico … Duemila anni fa ce lo insegnò Gesù di Nazareth.
Ecco le sue parole riportate da L’Unità di venerdì 7 marzo:
“Insieme a Veltroni e ad Anna Finocchiaro abbiamo ragionato sulle priorità per la Sicilia: in una regione sotto il gioco terribile della criminalità organizzata, che controlla tutta la vita civile, il problema della sanità diventa secondario rispetto alla eradicazione della mafia. Di conseguenza è importantissima la presenza in lista di figure che hanno nel loro curriculum un impegno contro la mafia che dura da anni.
In politica come nelle professioni bisogna valutare la soluzione migliore in quel momento: ho agito come avrei fatto in sala operatoria, la soluzione più adatta per il paziente. Ho letto che Lumia era stato escluso e ho pensato: se non lo fa nessuno, il passo indietro lo devo fare io. Come si dice, chi ha più sale condisca la minestra …”.
Questo saper fare un passo indietro è davvero importante ed essenziale per il bene comune. Lo vedo anche nella mia vita personale rispetto alla vita della mia comunità. Appena mi accorgo che altri fratelli o sorelle, cresciuti in competenza e capacità di servizio, possono prendere il posto… , faccio il possibile per lasciare spazio tirandomi indietro e la cosa davvero funziona in due direzioni.
Altri possono esperimentarsi e rendere il loro servizio e io posso dedicare più energie ad altri compiti (che non mi mancano!). Ecco perché ho sempre favorito per la più larga condivisione delle responsabilità e ho sempre incoraggiato l’impegno per il sito. Ecco perché ho potuto lentamente e completamente lasciare la redazione del Foglio di Comunità e della rivista “Viottoli” ad altri… senza creare dei vuoti.
Poi… va detto chiaramente: noi vecchi abbiamo la tendenza a tenere il posto e questo toglie spazio ad altri e blocca il rinnovamento. Diventare superflui è una nobile ambizione in una comunità, nella costruzione di un progetto. Se abbiamo seminato bene … sono cresciute molte competenze.
Se siamo stati accentratori … resta il deserto. C’è una grandezza d’animo nel nostro farci piccoli.
Grazie, professor Marino: quanto è preziosa questa sua lezione per la vita personale e per l’impegno politico … Duemila anni fa ce lo insegnò Gesù di Nazareth.
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