mercoledì 26 marzo 2008

PASQUA E' PASSATA

La Pasqua è trascorsa. Ora ci tocca farla proseguire nella vita quotidiana. Il che è ciò che davvero conta. Ecco alcune preghiere che ci aiutano a camminare in questa direzione.


PADRE NOSTRO

Non dire: Padre

se ogni giorno non ti comporti da figlio.
Non dire: Nostro
se vivi soltanto nel tuo egoismo.
Non dire: Che sei nei cieli
se pensi solo alle cose terrene.
Non dire: Venga il tuo Regno
se lo confondi con il successo materiale.
Non dire: Sia fatta la tua volontà
se non l'accetti anche quando è dolorosa.
Non dire: Dacci oggi il nostro pane quotidiano
se non ti preoccupi della gente che ha fame.
Non dire: Perdona i nostri debiti
se non sei disposto a perdonare agli altri.
Non dire: Non ci indurre in tentazione
se continui a vivere nell'ambiguità.
Non dire: Liberaci dal male
se non ti opponi alle opere malvagie.
Non dire: Amen
se non prendi sul serio le parole del PADRE NOSTRO.


DIO, LA STORIA, NOI


Tu sai, Signore, che benedizione e maledizione

si intrecciano da sempre nella storia;
anche se è vero che il traguardo
è la tua misericordia.
E' la storia, Signore, il luogo delle tue operazioni,
tu non sei l'astratto Iddio,
indifferente e impassibile,
quel "Atto - Puro"
che pure ha imperversato a lungo anche fra noi;
tu sei un Dio coinvolto evidente in questa storia;
tu sei la forza appassionante
di tutte queste lotte di liberazione:
sei tu che hai udito il lamento dei poveri,
e sei sceso a "rompere i ceppi delle loro catene
e a farli camminare a testa alta";
e hai acceso un roveto che non si spegne più.
Noi non ti preghiamo perchè tu cambi,
ti chiediamo solo di caricarci della tua forza,
per cambiare noi e la storia.
Mostruosi non sono i tuoi interventi,
mostruose sono solo le nostre indifferenze,
o le nostre prevaricazioni.
Perciò era necessario che venisse il tuo Cristo
perchè imparassimo il tuo segreto:
come operi, e come stai sempre nella storia.
Ora è lui il vero roveto ardente che arde
e non si consuma.
A nome di tutti i poveri,
ti ringraziamo, Signore.
Amen.
David Maria Turoldo


PER SERVIRTI, PER VIVERTI


Abbi pietà

di noi.

Abbi pietà
dei nostri sforzi,
così che noi
dinnanzi a te,
in amore e fede,
giustizia e umiltà
possiamo seguirti,
in disciplina,
lealtà e coraggio,
e incontrarti,
nella quiete.

Dacci
sensi puri
per vederti,
sensi umili
per udirti,
sensi d'amore
per servirti,
sensi di fede
per viverti.

Tu
che io non conosco
ma a cui appartengo.

Tu
che io non intendo
ma che hai votato me
al mio destino.
Tu...
Dag Hammarskjold

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