lunedì 7 aprile 2008

IL CULTO DEL CONFORMISMO

"Non siate conformati a questo mondo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente" (Romani 12,2).

"... In nessun luogo la tragica tendenza al conformismo è più evidente che nella Chiesa, un'istituzione che spesso è servita a cristallizzare, conservare e anche benedire i moduli dell'opinione della maggioranza.

La sanzione data in passato dalla Chiesa alla schiavitù, alla segregazione razziale, alla guerra e allo sfruttamento economico è la prova che la Chiesa ha prestato orecchio più all'autorità del mondo che all'autorità di Dio.

Chiamata ad essere la custode morale della comunità, la Chiesa a volte ha protetto ciò che è immorale e antietico; chiamata a combattere le ingiustizie sociali, è rimasta silenziosa dietro i vetri delle finestre; chiamata a guidare gli uomini per la via maestra della fraternità e ad ammonirli a sollevarsi sopra gli angusti confini di razza e di classe, ha enunciato e praticato l'esclusivismo razziale.

Anche noi predicatori siamo stati tentati dall'allettante culto del conformismo. Sedotti dai simboli mondani del successo, abbiamo misurato le nostre conquiste dalle dimensioni della nostra parrocchia.

Siamo divenuti attori per compiacere i gusti e i capricci del pubblico. Facciamo prediche comode ed evitiamo di dire dal pulpito qualsiasi cosa che possa disturbare le rispettabili opinioni degli agiati membri della nostra comunità.

Abbiamo dunque noi, ministri di Gesù Cristo, sacrificato la verità sull'altare dell'interesse egoistico e, come Pilato, adattato le nostre convinzioni alle richieste della folla?

Noi dobbiamo riconquistare lo splendore evangelico dei cristiani primitivi, che erano non-conformisti nel più vero senso della parola e rifiutavano di adattare la loro testimonianza agli schemi mondani.

Essi sacrificavano volentieri fama, averi e la vita stessa in difesa di una causa che sapevano essere giusta. Piccoli quantitativamente, essi erano giganti in senso qualitativo.


Tratto da un sermone del pastore battista Martin Luther King

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