Pubblico per "onestà sofferta" queste due informazioni.
Ergastolo per Seromba
Il Tribunale Penale Internazionale per il Ruanda, con sede ad Arusha (Tanzania), ha condannato all’ergastolo il prete cattolico Athanase Seromba, riconosciuto colpevole di genocidio, sterminio e crimini contro l'umanità.
Il 13 dicembre 2007 il prelato era già stato condannato in primo grado a 15 anni per la complicità con i miliziani hutu. La condanna in Corte d’Appello, il 12/3 scorso, attribuisce al 45enne Seromba un ruolo da protagonista nel genocidio ruandese: secondo la documentazione raccolta dal truibunale in questi anni, Seromba avrebbe infatti partecipato attivamente alla strage consumata nell’aprile del 1994 nella sua parrocchia.
Strage che è costata la vita a 1500 tutsi. In seguito al genocidio, prima di essere arrestato nel 2002, il sacerdote aveva lasciato il Paese e, con la protezione della Chiesa, era stato destinato, sotto falsa identità, a due parrocchie vicino Firenze.
I preti al loro vescovo: “vattene”
I preti della diocesi di Belleville, nello Stato Usa dell’Illinois, hanno scritto al loro vescovo per chiedergli di dimettersi: mons. Edward K. Braxton è stato accusato, tra l’altro, di aver sottratto denaro ad un fondo di beneficenza della diocesi per comprarsi costosi paramenti liturgici.
La crisi era nell’aria da mesi ed è esplosa con la clamorosa lettera del clero di Belleville: “Per il bene della diocesi e del presbiterato”, scrivono i preti, è bene che il vescovo se ne vada. “Le ultime rivelazioni sulla sua appropriazione indebita di fondi hanno soltanto peggiorato la mancanza di fiducia nei suoi confronti da parte di preti, laici e religiosi della diocesi”.
Anche il consiglio economico della diocesi avrebbe inviato una protesta ufficiale in Vaticano per la condotta di Braxton.
Ergastolo per Seromba
Il Tribunale Penale Internazionale per il Ruanda, con sede ad Arusha (Tanzania), ha condannato all’ergastolo il prete cattolico Athanase Seromba, riconosciuto colpevole di genocidio, sterminio e crimini contro l'umanità.
Il 13 dicembre 2007 il prelato era già stato condannato in primo grado a 15 anni per la complicità con i miliziani hutu. La condanna in Corte d’Appello, il 12/3 scorso, attribuisce al 45enne Seromba un ruolo da protagonista nel genocidio ruandese: secondo la documentazione raccolta dal truibunale in questi anni, Seromba avrebbe infatti partecipato attivamente alla strage consumata nell’aprile del 1994 nella sua parrocchia.
Strage che è costata la vita a 1500 tutsi. In seguito al genocidio, prima di essere arrestato nel 2002, il sacerdote aveva lasciato il Paese e, con la protezione della Chiesa, era stato destinato, sotto falsa identità, a due parrocchie vicino Firenze.
I preti al loro vescovo: “vattene”
I preti della diocesi di Belleville, nello Stato Usa dell’Illinois, hanno scritto al loro vescovo per chiedergli di dimettersi: mons. Edward K. Braxton è stato accusato, tra l’altro, di aver sottratto denaro ad un fondo di beneficenza della diocesi per comprarsi costosi paramenti liturgici.
La crisi era nell’aria da mesi ed è esplosa con la clamorosa lettera del clero di Belleville: “Per il bene della diocesi e del presbiterato”, scrivono i preti, è bene che il vescovo se ne vada. “Le ultime rivelazioni sulla sua appropriazione indebita di fondi hanno soltanto peggiorato la mancanza di fiducia nei suoi confronti da parte di preti, laici e religiosi della diocesi”.
Anche il consiglio economico della diocesi avrebbe inviato una protesta ufficiale in Vaticano per la condotta di Braxton.
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