sabato 24 maggio 2008

PREGARE

Solo in Luca il colloquio con i discepoli è ambientato in un contesto di preghiera…

Indirettamente troviamo qui anche un’indicazione importante per dar respiro al nostro concetto di preghiera troppo spesso limitato, devozionale, intimistico: non è che Gesù “interrompa” la preghiera per porre la domanda ai suoi discepoli, ma evidentemente parlare con i discepoli, provocare la loro interiorità, purificare la qualità della loro adesione a lui, è una dimensione importante del suo pregare.

Proprio dalla preghiera qui sembra germogliare l’invito non generico, ma vibrato (“severo”) a non parlare troppo e troppo presto e superficialmente della messianicità di Gesù; soprattutto, a non inebriarsi di quella messianicità, a non fraintenderla e a non lasciarla fraintendere nel senso del potere terreno.

I discepoli sono inclini a pensare, è evidente, che se Gesù è il Cristo di Dio, anche loro – i più intimi, i prediletti, gli “associati” – saranno qualcuno., avranno un ruolo di privilegio, godranno quantomeno di un raggio riflesso della sua gloria.

Lilia Sebastiani

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