ISLAM: COSSIGA, PAPA E VESCOVI NON INSULTINO AUTORITA' STATO ITALIANO
(ASCA) - Roma, 7 lug - ''Sono cattolico, quasi 'teocon', ma sul piano politico e istituzionale sono un cattolico liberale e quindi un laico. Difendo il diritto del Papa e dei Vescovi di giudicare persone, cose, comportamenti e anche proposte di leggi e leggi; ma non quello di insultare le autorita' dello Stato italiano''. Lo dichiara in una nota il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga. ''Che l'Arcivescovo di Milano - prosegue Cossiga - ancora inconsolato e inconsolabile per non essere stato eletto Papa, successore del Card. Schuster, noto fascista, che ricordo con dolore di giovane d'Azione Cattolica e di giovane antifascista, rigido e ieratico nel saluto fascista benedire i gagliardetti fascisti ed elogiare quale 'Crociata cristiana' il genocidio perpetrato dagli italiani contro gli etiopi piu' cristiani di lui (anche se a dire il vero non mi sembra che ci voglia molto!) insulti un Ministro della Repubblica Italiana, Stato che lo campa largamente, e' una vergogna. Ho consigliato il Governo italiano - sottolinea Cossiga - a richiamare 'per consultazioni' il nostro Ambasciatore presso la Santa Sede, di presentare poi una nota di protesta alla Segreteria di Stato chiedendone la rimozione e in caso di rifiuto di sospendere alla Diocesi di Milano la corresponsione della quota che ad essa spetta sul finanziamento dello Stato alla Chiesa italiana con la clausola dell' '8 per mille' Ma il Governo non fara' nulla perche' - conclude - solo due Presidenti del Consiglio dei Ministri hanno avuto il coraggio di non permettere la nomina di sacerdoti a vescovi e di presentare note di protesta alla Segreteria di Stato: ma erano entrambi cattolici e non 'anarchici dei valori'. Uno si chiamava Alcide De Gasperi e l'altro, a milioni di anni luce da lui, Francesco Cossiga!''.
Quando un vescovo come Tettamanzi parla un po' chiaro c'è subito qualcuno che invoca "prudenza" e rispetto per le istituzioni laiche, ma si "tocca" solo qualcuno, non certo il papa.
Da che pulpito viene la predica! Tettamanzi e Martini sono gli unici cardinali che "disturbano" un po' i vari palazzi. Queste reazioni sono segnali positivi perché il vangelo qualche volta morde nel vivo.
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