mercoledì 2 luglio 2008

Cristianesimo Manipolatore

Cristiano Tinazzi e Giulia Bondi su l'Espresso del 26 giugno a pagina 87 hanno documentato come sotto la bandiera della religione si facciano affari. Riporto questa pagina mentre scoppia il caso della diocesi di Salerno in cui chiesa e affari quasi si identificano.

Milano, via Fiori Chiari. Nel cuore di Brera, tra il ristorante La Torre di Pisa e lo show room di Luisa Beccaria, spunta il pub Le Pecore. A un primo sguardo il locale, pareti rosse e arredamento trendy, non è molto diverso dai suoi vicini, tranne una Bibbia accanto al registratore di cassa, murales inneggianti a Gesù e decine di riferimenti biblici, incluso un Muro del pianto in miniatura. E' da un sogno di Roselen Boerner Faccio, trentottenne brasiliana, pastore della chiesa pentecostale Ministero Sabaoth, è nato il primo pub cristiano d'Italia. "Vogliamo mostrare che Gesù non è uno sfigato", spiega la barista Elisa Risitano.
Fondato nel 1993, oggi il Ministero Sabaoth ha un giro di affari di oltre 400 mila euro e diverse attività, oltre al pub: studio di registrazione, radio, gruppo teatrale, casa cinematografica e una libreria, che accanto alle bibbie propone gadget ispirati a Gesù. "Io non ballo da sola", DTB-Dio ti benedica", "Quando il gioco si fa duro io prego" sono alcuni slogan stampati sulle t-shirt, tutti ideati da Sergio Mascheroni, già creativo dell'agenzia Testa e autore delle campagne "No Martini, no party" con George Clooney e "I lav Milan" per il Comune di Milano.Tra i 500 fedeli, designer, artisti, il calciatore Nicola Legrottaglie e la cantante Ornella Vanoni, conquistata nel 2001. Con le loro offerte (ai fedeli si chiedeva il 10 per cento del loro reddito) la cooperativa sociale Sabaoth, amministrata dal pastore Roselen, sostiene anche attività in perdita: "Stiamo ancora pagando le cambiali del pub", spiega. Il festival del rock cristiano, patrocinato e in parte finanziato dal Comune di Milano, è costato circa 80mila euro. "Per ora è normale avere i conti in rosso", sostiene Mascheroni, "stiamo creando un nuovo mercato". Una predicazione infervorata che punta sulla presenza concreta dello Spirito, a differenza dei protestanti storici.
Proprio nel Tempio Valdese di Milano, dove nel 2006 anche i Sabaoth celebravano il culto, il pastore Roselen fece campagna elettorale per Letizia Moratti. L'episodio scatenò una vivace dialettica con i valdesi, conclusa con il trasferimento dei Sabaoth. A sostegno della Moratti erano candidati anche due giovani di area pentecostale, Matteo Mo e Barnaba Ruggieri. È il 9 aprile 2006, giorno delle elezioni politiche, l'ex ministro partecipò al culto Sabaoth. "Dopo aver ascoltato le vostre preghiere, capisco meglio che desidero dare amore", riporta il sito evangelici.net. "Stimo Letizia Moratti da quando, da ministro, propose di introdurre nelle scuole una visione diversa da quella darwinista", racconta il pastore: "Il mio prossimo sogno è un luogo di culto tutto per noi e con le mie amicizie potrei avere delle vie preferenziali". Ma, aggiunge, non chiederà scorciatoie: "Voglio servirla, non servirmi di lei", dice della Moratti.
Tra le conoscenze del pastore c'è anche Silvio Berlusconi, che nel 2003 la invitò a cena per poi farle dono dei suoi libri. "Se trova qualcosa contro la Bibbia, lo segni in giallo", disse allora il Cavaliere. "Non ho ancora finito di leggerli", confida oggi Rosalen.

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