sabato 12 luglio 2008

IL SEMINATORE

Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in  riva al mare. Si cominciò a raccogliere intorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose in parabole. E disse: "Ecco, il seminatore uscì a seminare. E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perchè il terreno non era profondo. Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò. Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. Chi ha orecchi intenda".
Matteo 13, 1-9
 
Lo vedi il seminatore di quei tempi lontani?
Getta il suo seme con gesto ampio e solenne, ma è soprattutto il suo cuore che muove le mani e guarda lontano ...
Che sarà di quel seme gettato nell'arida terra?
Sarà cibo agli uccelli del cielo?
Che sarà di quel seme caduto sul terreno aspro e pietroso?
Sarà bruciato dal fuoco del sole?
Che sarà di quello caduto tra le spine?
Riuscirà a non essere soffocato?
Che sarà del seme caduto nella terra buona ed irrigua?
Che sarà ...che sarà di ogni seme gettato guardando la terra e sperando nel Cielo?
 
Mi sembra di vederti, o nazareno,
là sulle strade arse dal sole
ad accogliere, sostare, ascoltare ...
a gettare il seme della Parola ...
Dio ardeva nel tuo cuore
e tu, profeta umile ed appassionato,
ti mescolavi tra la gente senza nome
per seminare fiducia e speranza.
 
Seminatore bello ed audace
che spargevi a piene mani
il seme della Parola di Dio,
quasi incurante di quanto potesse
andare perduto o essere calpestato,
ogni giorno mi ritrovo a pensare a te.
Seminavi, seminavi nella terra dei cuori
come se ovunque fosse suolo fecondo.
 
Che cosa guidava la tua mano?
Chi alimentava in te la fiducia?
Avevi riposto nel profondo del cuore
l'immagine calda e vivificante
di Dio, il Dio della vita.
Non aveva forse Lui all'origine
sparso nel mondo energie d'amore,
semi di giustizia e di solidarietà?
Forse che questo Dio si è stancato di seminare?
E come potevi tu non sentirti invitato
a continuare il sogno di questo Dio
di cui ti sentivi umile creatura?
 
Hai trovato nel messaggio delle Scritture,
nel profondo del tuo cuore,
sulle strade della Palestina,
nella vita del tuo popolo ...
la semente buona da spargere
e non ti sei più fermato.
Non hai cercato il successo,
non ti sei curato dei risultati ...
Hai continuato l'opera di Dio.
Non hai fatto altro che spargere questo piccolo seme.
Caro Gesù, profeta del mio cammino,
Tu sei per me la strada che porta a Dio.
Altri vi giungano per altri pensieri.
Seguirti per me significa tante cose,
ma prima di tutto seminare
e poi ancora seminare, seminare ...
con la fiducia in Dio che avevi tu,
ogni giorno, umilmente, audacemente
tutto rimettendo nelle mani del Padre.
 

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