Claudio Fava, coordinatore di Sinistra Democratica, ha commentato su L'Unità del 29 luglio il congresso di Rifondazione.
" Il Congresso di Rifondazione ha fatto chiarezza. Non tanto per la vittoria di Paolo Ferrero quanto perché, dall'altro lato "prende ancora più forza e più urgenza la necessità di organizzare a sinistra un incontro tra storie, culture, sensibilità, linguaggi, che hanno scelto la sinistra non come museo ma come luogo di trasformazione del presente, laboratorio politico". Parla alla minoranza di Nicky Vendola, ma non solo. "Bandiera Rossa non é una scelta politica, é una fuga dalla politica. Da questa parte può e deve esserci l'idea di una sinistra che riorganizza profondamente sè stessa".
" L'idea forza di un partito é tale quando produce anche effetti sul piano elettorale. Con il voto di aprile gli elettori ci dicono che non si sentono rappresentati da partiti ridotti a segmenti brevi, minuti, autoreferenziali, e che vogliono una sinistra che sia capace di rappresentarli spostando in avanti il ragionamento sulle identità. Credo che il congresso di Rifondazione in questo senso aiuti ad una maggiore verità nel dibattito politico: tra chi sceglie Bandiera Rossa e chi sceglie di riorganizzare la sinistra in un campo molto più vasto e inclusivo".
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