mercoledì 27 agosto 2008

QUANDO SI MANIPOLA ...

 

Leggo su Repubblica di sabato 23 agosto e riporto qui una riflessione che serve ad attirare la memoria in tempi di smemoratezza:
La decisione della Russia di interrompere la cooperazione con la Nato è un evento gravissimo. Nell'ambito dell'Alleanza Atlantica soltanto il nostro Ministero degli Esteri sembra aver accolto la dimensione del dramma e giustamente auspica una riflessione russa. Tutti gli altri e soprattutto quei paesi come la Polonia e le repubbliche baltiche ormai designati dagli USA a rompere la Nato e l'Europa dall'interno, sono rimasti alla dimensione della commedia. Stati Uniti e Nato sono riusciti a convincere l'Occidente che la Russia ha aggredito la Georgia, che la sua azione militare è stata sproporzionata e che la Georgia deve mantenere la sua integrità territoriale nonostante le spinte separatiste dell'Ossezia del Sud e dell'Abkazia. Tutti sembrano aver dimenticato i fatti dell'8 agosto, i canoneggiamenti georgiani di edifici civili, le loro colonne di corazzati addestrati da americani, ucraini e israeliani, le migliaia di vittime e gli attacchi alle forze russe che comunque presidiavano legalmente l'Ossezia del Sud. La Georgia ora passa per aver condotto un'azione legittima su una parte del suo territorio. Quando Milosevic fece la stessa cosa in Kosovo fu identificato come criminale di guerra.
Effettivamente c'è differenza tra la propaganda e la memoria, tra la propaganda e l'informazione.

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