domenica 7 settembre 2008

DA LEGGERE

CONCILIUM, 3/2008, Gesù come il Cristo, Queriniana, Brescia, Euro 13,80.
Questo numero della rivista internazionale di teologia è prezioso sia per le pagine dedicate al "tema monografico" sia per lo spazio dato al forum teologico.
Alcuni studi come quelli di Bingemer o di Queiruga, di Cahill o di Borgman rimasticano vecchie canzoni, ma sono schiavi del tentativo concordista di comporre armonicamente scrittura e dogma cristologico. Li ho letti con simpatia, ma anche senza scorgervi assolutamente nulla che possa recepire istanze che ritengo oggi fondamentali come il pluralismo religioso e la insopprimibile tensione tra dati biblici e dato dogmatico. Ma quando si leggono le pagine di Sobrino sul regno di Dio, quelle di Robert Haight sulla "norma pluralistica" delle Scritture e quelle di Sean Freyne sulla ebraicità di Gesù ancora tanto sconosciuta in campo cristiano, allora davvero si sente quanto le scienze bibliche siano amiche della fede e liberatrici rispetto alle prigioni dogmatiche. E il lettore non si perda le pagine documentate e critiche di Silvia Scatena rispetto al Sinodo di ottobre sulla Parola di Dio, un avvenimento di cui purtroppo nessuno parla nel popolo di Dio.

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