venerdì 24 ottobre 2008

UNA RETTIFICA CHE CI VOLEVA

Ricevo e pubblico volentieri la lettera molto chiarificatrice e professionale del giornalista di Liberazione che fornisce una versione diversa e attendibile dei fatti. Probabilmente anche il professor Cantelmi è debitore nei nostri riguardi, visti alcuni rilevanti passaggi della sua lettera che ho pubblicato alcuni giorni fa (22 ottobre), di alcune prcisazioni importanti.
Sull'intera vicenda invito il Professor Cantelmi ad un pubblico dibattito con il gionalista Davide Varì (che si è già diachiarato disponibile) e il sottoscritto. Un cordiale saluto a Varì e Cantelmi.



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MA IL PROFESSOR CANTELMI CI HA DETTO LA VERITA'?


Da: Davide Varì
Date: 23 ottobre 2008 12.18
Oggetto: Replica al professor Cantelmi


Gentile don Franco, gentile editore,

sono Davide Varì, il giornalista di Liberazione che ha condotto l'inchiesta sulle terapie riparative. Non ho mai replicato alle accuse del professor Tonino Cantelmi perchè ho sempre pensato che fosse un suo diritto difendersi da quanto emerso dalla mia inchiesta. Un diritto che gli è stato concesso anche sul giornale per il quale lavoro che ha puntualmente pubblicato una sua lettera di autodifesa. Peraltro avevo chiesto al professor Cantelmi un'intervista, un confronto pubblico che, guarda caso, ha preferito declinare.

A questo punto, dopo mesi di accuse nei miei confronti e vere e proprie invenzioni sul mio conto, come quella delle 2 querele che il Cantelmi dice che io ho ricevuto e che sono una mera invenzione, mi trovo costretto a replicare e ad annunciare un'azione legale nei suoi confronti.Vorrei però sottolineare che nella sua querela e nella replica pubblicata sul mio giornale, il professor Cantelmi non nega mai di aver praticato la Terapia riparativa.

Come potrebbe, visto che nel corso del nostro primo incontro mi ha regalato un libro di Joseph Nicolosi? Sempre nella sua querela - e qui parlano gli atti da lui depositati - mi accusa soltanto di aver definito il suo studio "un porto di mare", di averlo definito "guru dei guaritori di gay", e di aver parlato del mio disagio di fronte a quella terapia. Insomma, una querela a dir poco stravagante.

Vorrei inoltre sottolineare che la stessa senatrice Paola Binetti, che forse conosce bene il professore, ha pubblicamente ringraziato Tonino Cantelmi: «Cantelmi svolge un lavoro eccellente. Fino agli Anni Ottanta nei principali testi scientifici mondiali l'omosessualità era classificata come patologia, poi la lobby degli omosessuali è riuscita a farla cancellare. Ma le evidenze cliniche dimostrano il contrario».

A questo punto immagino che Cantelmi sarà costretto a querelare anche la senatrice Binetti.Ribadisco inoltre che la mia inchiesta non era tesa a denunciare il singolo terapeuta ma una pratica che distrugge la vita a centinaia di ragazzi. Credo quindi di aver svolto correttamente il mio lavoro, il mio dovere di giornalista.

Nel ringraziarla della sua attenzione le invio i mie più cordiali saluti,
Davide Varì

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