mercoledì 1 ottobre 2008

VADO IN PARROCCHIA

Giovedì 25 vado in parrocchia alla "messa" serale. E' una delle tante parrocchie dedicate alla "Vergine Maria". Ho incontrato qui a Valencia qualche cristiano non allineato il giorno precedente, ma mi sembra di ritornare agli anni del Concilio di Trento, come mi hanno detto alcuni confratelli. Campeggia sopra l'altare un'immagine della madonna. Prima c'è il rosario, poi la benedizione eucaristica, poi la "messa" celebrata da un prete giovanissimo, probabilmente latinoamericano. Che sforzo debbo compiere per sentirmi in comunione... Esco dalla chiesa di questo grande quartiere fortemente turbato. Eravamo 40 persone circa, l'età media era la mia. Non una parola oltre il rituale, tutte le genuflessioni e gli inchini a posto secondo le norme, nessuna predicazione. Ho pensato ad una chiesa fuori dal tempo, tra canti, candele, incensi ed ori, ma priva dell'ascolto dei problemi del mondo. Con grande enfasi il sacerdote annuncia l'inizio della novena per festeggiare la patrona del quartiere, ovviamente la Vergine Maria... E ci sarà il vescovo Agostino ... Venite, venite alla festa ... Mi dicono che in questa parrocchia la lettura biblica non esiste ... Per grazia di Dio in Spagna c'è una chiesa "altra" ma questo pensiero non mi rimette proprio il cuore in pace. Sono tornato in Italia da qualche giorno e prego per questa chiesa che tanto amo. Là in quella chiesa ho anche pianto di dolore, non perchè io mi sentissi migliore, ma perchè avvertivo l'assenza della Parola di Dio. Prima di addormentarmi ho letto il primo capitolo di Isaia e poi il capitolo 31. Signore, dobbiamo ritornare a Te con tutto il nostro cuore. Invece noi torniamo ai nostri idoli...

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