Riporto da Riforma, settimanale protestante, del 31 ottobre, queste due preghiere:
O Signore, molto più che i teoremi di Einstein o di Keplero, sei Tu, la tua grazia, il tuo favore, la tua bontà, l'«Amor che move il sole e l'altre stelle», che mantengono in vita l'universo e noi in esso. Te ne siamo grati la mattina quando vediamo spuntare il sole, la sera quando compaiono le stelle, e in ogni ora della nostra giornata quando sappiamo che Tu sei accanto a noi con la tua provvidenza, il tup amore preveniente, le tue consolazioni. Tu sei per noi padre e madre, sostegno e conforto, speranza e gioia. Grazie, Signore. Amen.
Dio, padre nostro, tu che hai cura di noi come una madre, perdonaci, perchè è così difficile essere luce per il mondo. Spesso anche noi ci perdiamo nel buio, nel buio dell'egoisimo, dell'apparire, dell'avere a tutti i costi. E allora il fuoco che ci brucia in petto non è quello della condivisione, della cura, dell'attenzione al creato. Abbiamo paura. Paura che i nostri gesti siano inutili di fronte alle grandi cifre del mondo, paura di dover modificare troppo il nostro stile di vita, di perdere alcuni privilegi che ci fanno sentire falsamente felici. Convertici Signore, fa' che possiamo portare alla luce ciò che viene tenuto nelle tenebre, fa' che possiamo confessarti come Dio e testimoniare della dignità e della bellezza della diversità umana; fa' Signore che possiamo essere luce del mondo, capaci e coraggiose per immaginare e mettere in pratica nuovi stili di vita che tengano conto di tutto il tuo creato e tutte le tue creature. Amen