Spesso, o mio buon Padre,
mi sento il terzo servo
che ha ricevuto un solo talento.
La paura di aver meno degli altri,
perché meno mi meritavo,
il timore del giudizio,
di non essere all'altezza,
le mie insicurezze,
a volte mi pesano come un macigno.
Non ho ancora capito cosa vuoi,
qual è il tuo sogno per me.
So di essere ricca,
perché la mia vita mi appartiene
e sta a me darle un senso,
e vivere il mio destino.
È che spesso mi sento smarrita,
cerco delle risposte;
so che non è nel trovarle
che risiede la serenità,
ma nell'accettare
il mistero che esse racchiudono
e nel riporre la mia fiducia
nel Tuo disegno.
L'unica certezza rimane il Tuo amore,
la mia gioia che diventa la Tua gioia,
la fiducia che Tu mi hai dato
secondo le mie capacità,
che devo essere io
a sfruttare per il meglio.
I miei doni sono pochi,
sono piccoli,
sono Tuoi, me li hai donati,
aiutami a far sì
che siano di tutti/e.
Per questo Ti prego
e, per tutto il resto,
Ti ringrazio.
Amabile