Vi sono quattro modi di sedere davanti ai saggi:
somigliare a una spugna, somigliare a un setaccio,
somigliare a un imbuto, somigliare a un filtro.
Somigliare ad una spugna. È lo studente che siede davanti ai saggi
e impara la scrittura,
Come una spugna, egli assorbe tutto, trangugia tutto ciò che sente.
Somigliare a un setaccio. È lo studente furbo che prende posto davanti ai saggi
per studiare
Come un setaccio, lascia passare il loglio e coglie la farina,
lascia passare le parole cattive e raccoglie quelle belle.
Somigliare a un imbuto. È lo studente stupido che siede in presenza dei saggi
per studiare.
Come un imbuto, da una parte riceve e dall'altra lascia uscire:
ogni parola ascoltata entra da un orecchio e esce dall'altro.
L'una dopo l'altra, le parole scivolano su di lui e se ne vanno.
Somigliare a un filtro. È lo studente che siede davanti ai saggi per studiare:
come un filtro lascia passare il vino e trattiene la feccia;
lascia passare le parole belle e trattiene solo le considerazioni desolanti.
Abot de-Rabbi Natan