Davanti all'arroganza del rozzo ministro Sacconi ha assunto singolare risalto la ferma e lucida dichiarazione dell'amministrazione della Casa di cura di Udine che si dichiarata disponbile ad accogliere Eluana per l'adempimento previsto dalla sentenza dei giudici.
E' questione di umanità e di laicità. Siamo di fronte ad una vicenda che denota l'inciviltà in cui viviamo.
Finalmente qualcuno ha detto a chiare lettere che siamo in presenza di una invasione di campo, di una ingerenza intollerabile di questo governo prevaricatore rispetto ad una sentenza definitiva della più alta magistratura della Repubblica. Ci vuole il coraggio di mandare a Sacconi una scarpa, anzi due, come ha fatto quell'intelligente giornalista iracheno con Bush, e poi andare avanti senza cedere alle insulse pressioni di un ministro sprovvisto di buon senso e di principi etici.