Nella posta ho trovato una lettera nientemeno che di Gesù di Nazareh. Non vedo alcun timbro postale per cui deduco che provenga da località celestiali.
"Carissime/i, anch'io a Natale mi son letto il Vangelo di Luca dove si parla della mia nascita. Mi fa piacere sapere che vi ricordate ancora di me. A dire il vero , le cose non sono proprio andate come le raccontano questi testi poetici e leggendari. Maria e Giuseppe, i miei giovanissimi genitori, erano persone piene di fede e di amore. Dopo di me nacquero Deborah e Noemi, Giacomo e Joses, Giuda e Simone. Eravamo una famiglia di quelle di una volta, si direbbe dalle vostre parti. E io non ero poi da giovanotto quel santerello che pensate. Ero piuttosto inquieto. Del resto nascevamo tutti li vicino al laboratorio di papà ed eravamo allo stretto... altrochè una stalla con il bue e l'asinello.
Comunque, quando io nacqui non se ne accorse nessuno,. Certo, nel nostro piccolo borgo ogni nascita creava festa...I guai arrivarono dopo: i miei genitori si infuriarono quando io decisi di avvicinarmi ad un certo profeta dei villaggi, chiamato Giovanni il Battezzatore. Era una persona odiata dai potenti, ma io capii che era un profeta e divenne per me la voce di Dio, il mio maestro di vita.
In casa si bisticciava spesso: c'era chi era pro e chi era contro il Battista e le sue idee. Io poi decisi addirittura di lasciare la bottega di papà Giuseppe per seguire Giovanni. Che putiferio... Beh... poi sapete come andò a finire sul calvario.
Vi ho scritto questa letterina per precisare un po' alcuni fatti, ma anche per dirvi che le leggende del vostro Natale hanno alcuni particolari che piacciono anche a me.Sapete perchè?
Avete messo la leggenda dell'angelo che annuncia una grande goia. E' bello questo simbolo perchè contiene un messaggio prezioso: Dio sogna una terra , un creato felice. Quando voi lavorate perchèl e donne e gli uomini siano più felici, rendete più felice Dio.Realizzate il suo sogno.
E poi nell'immagine dei pastori che si muovono solleciti nel cuore della notte vedo tutti gli uomini e le donne che camminano verso la vita, verso la giustizia:un cammino che nessuno potrà arrestare. Mi raccomando:camminate, camminate sempre verso la vita.....
Ma soprattutto c'è nel Vangelo una leggenda che trovo molto ricca di significato: Elisabetta , donna anziana e sterile, ha partorito un profeta. Sono gli sterili ,gli impotenti, i privi di potere, gli emarginati, quelli che non contano, quelli che si sentono inadeguati, i feriti dalla vita, i perdenti....che generano ancora profezia, che inidcano dove è in gestazione il regno di Dio. Se volete diventare mie discepole e miei discepoli, ascoltate il loro grido e state sempre dalla loro parte. In questi anni di crisi, di disoccupazione, di cassaintegrazione, di violenza contro le donne e gli omosessuali,contro gli stranieri e i rom, contro chiunque sia l'ebreo di turno, non avrete difficoltà a capire da che parte sono stato io e da quale parte dovete stare voi. Il resto viene dopo. Dalla casa del Padre vi abbraccio.
Gesù di Nazareth