ANNA FOA, Diaspora - Storia degli ebrei nel Novecento, Laterza, pagg. 288, Euro 19.
Per non confondere le recenti azioni criminali del governo israeliano con l'ebraismo, questo libro è prezioso e documentato.
"Ecco, se si volesse riassumere in breve questo libro di Anna Foa, lo si potrebbe fare così: la storia degli ebrei in Occidente, in bilico tra Diaspora e suo contrario. E se è impossibile squadernare tutta l'opera, una cosa però la si può dire: ci sono dentro tutte le questioni chiave. Senza diplomatismi o elusioni di comodo (su Israele ad esempio). C'è intanto nel volume una verità di fondo: senza l'ebraismo non vi sarebbe civiltà europea. Non vi sarebbero modernità, cosmopolitismo, critica delle ideologie, secolarizzazione, ermeneutica, avanguardie, psicoanalisi e visione scientifica della «relatività». Nè ripensamento di «Atene e Gerusalemme». Non vi sarebbe stato - come è ovvio - il Cristianesimo. Che dell'ebraismo, suo fratello maggiore, è un ramo eretico (altresì responsabile di tanti pregiudizi «antigiudaici» che condussero alla Shoa). In una parola, non vi sarebbe Europa. Dunque, quelIo di Anna Foa, è un invito a considerare tutto questo. Nonchè alIa gratitudine verso la civiltà ebraica che è, indissolubilmente, anche la nostra. Contributo ancor più prezioso oggi. Allorchè l'insolubilità del conflitto israelo-palestinese - nel contrapporre due ragioni irrinunciabili - rischia di rilanciare il fantasma tossico delI'antisemitismo. Il maleficio a cui le genti d'Europa, anche italiche, si consegnarono mani e piedi nel '900, distruggendo la loro stessa identità. NelI'illusione di poterla preservare «pura». All'insegna delIa guerra di massa, delIo sterminio e delIa Politica di Potenza." (da L'Unità del 19 gennaio). Serve anche agli ebrei questa memoria perchè da perseguitati non diventino persecutori. Serve a tutti noi per non entrare in una logica che semplicemente sovverte le parti, ma lascia intatta la contrapposizione.
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