Moni Ovadia su L'Unità di pochi giorni fa ci proponeva una riflessione assai pertinente:
"Berlusconi è un uomo che ha dedicato la vita alIa narcisistica glorificazione della propria mediocrità, che produce fiumi di danaro senza scrupoli morali. Che cosa può capire di lager, di persecuzioni e di umorismo urticante che ci fa accedere alla filosofia del paradosso. E' meglio che si limiti a raccontare storielle su tette e chiappe che sono la sua grande specialità. Eviterà così di fare figure miserabili che feriscono e rendono volgare ciò che dovrebbe essere sacro. Lui è il più grande comico involontario che questo paese abbia avuto nella sua storia repubblicana. Quando lui racconta le sue storielle goffe, c'è una folla intomo a lui che ride, ma questa è solo l'apparenza perchè quello non è un ridere autentico, è un atto di miserabile servilismo."
Non sai che cosa deplorare di più tra il narcisismo esasperato e patologico di un individuo e il servilismo davvero miserabile di chi lo attornia, lo applaude e, se può, lo usa per ricavare qualche favore.
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