Dio della speranza,
tu ci ami come un padre, come una madre,
e ancora di più;
tu ci hai mostrato il tuo volto, nel volto e nei gesti solidali di
Gesù.
La tua vista, la tua presenza
donano speranza alle nostre vite
e ci aiutano a vincere la paura.
Dio della vita,
tu conosci per nome tutte le donne e tutti gli uomini
che vengono criminalizzati, puniti, torturati
e persino uccisi
solo perché, essendo gay, lesbiche o transessuali,
non riescono a vivere dentro i confini
di una norma che spesso gli schiaccia.
Anche per loro, o Dio, tu fai risuonare
le parole del profeta Isaia:
Fortificate le mani infiaccate,
rafforzate le ginocchia vacillanti!
Dite a quelli che hanno il cuore smarrito:
"Siate forti, non temete!"
Dio di giustizia,
dai forza a lesbiche e gay che si trovano in carcere,
o che vivono nel nascondimento e nella paura.
Spezza le catene ingiuste, ferma la mano del carnefice
in quei Paesi in cui uomini e donne,
spesso anche adolescenti,
sono giustiziati per la loro omosessualità.
Sconfiggi la paura cieca e irrazionale,
che alberga nel profondo di molte persone,
che condiziona le autorità politiche o religiose,
e le spinge ad assumere atteggiamenti cinici e violenti,
fonte di dolore e di odio per chi vive l'omosessualità.
Apri, infine, o Dio, i cuori di tutte le persone
al rispetto, all'accoglienza e all'ascolto dell'altro.
Perché finalmente siano vinte
le diffidenze e le discriminazioni.
Te lo chiediamo nel nome di Gesù.
Amen.
Marco Pedretti, gruppo Varco
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