Una volpe era caduta in fondo ad un pozzo da quando era molto piccola.
Viveva laggiù da qualche anno finché un giorno vide un uccello posato sul bordo del pozzo.
"ehi, tu disse la volpe descrivimi il monso".
"Il mondo è immenso rispose l'uccellino E' coperto dal cielo, che, di notte si riempie di milioni di stelle.
A queste parole la volpe andò in collera:
"Tu menti, uccellaccio, il cielo, di notte, io lo conosco quanto te,. È un piccolo cerchio nero nel quale brillano tre stelle".
La storia della volpe e dell'uccellino ci chiama ad allargare il nostro sguardo.
Forse a questo pensava Dio quando disse al suo popolo, attraverso la voce del profeta Isaia:
"Allarga il luogo della tua tenda, si spieghino i teli della tua abitazione, senza risparmio; allunga i tuoi cordoni, rafforza i tuoi picchetti!" (Isaia 54, 2)
Allargaci, Signore.
Allarga i nostri cuori, la nostra fede
e la nostra preghiera.
Allarga il nostro cuore alle dimensioni del tuo Evangelo
e la nostra fede sarà rafforzata.
Allarga la nostra fede alle dimensioni del tuo amore
e la nostra preghiera sarà nutrita.
Allarga la nostra preghiera alle dimensioni del tuo Spirito,
e il nostro cuore si volgerà a te.
Antoine Nouis, La Galette et la Cruche, Réveil Pubblications, 1997, pp. 18-19.