venerdì 17 aprile 2009

LA MIA RISPOSTA

Carissimo Lorenzo,

 

hai già compiuto tanti passi importanti sul piano psicologico e sociale. Sei anche fortunato per il fatto che i tuoi familiari hanno un atteggiamento intelligente e costruttivo.

Ti resta da compiere un balzo decisivo nel tuo cammino di credente: uscire dai sensi di colpa e vivere senza contraddizione la tua fede e la tua omosessualità. In pace con te stesso e in pace con Dio il tuo cammino quotidiano diventa davvero diverso.

E poi, caro Lorenzo, perché continui a confessare la tua omosessualità? Ti fai solo del male. i preti in genere, tranne poche eccezioni, sono impreparati ed incapaci di ascoltare: applicano le regole ecclesiastiche e poi hanno l'idea di possedere la verità. Se sono giovani, normalmente sono ancora più chiusi e dogmatici. Se pratichi la confessione, smettila di parlare della tua omosessualità con i preti, tranne che tu ne conosca qualcuno davvero attrezzato sul piano biblico, psicologico e culturale.

Rispetto lo spirito di devozione che ti ha portato a San Giovanni Rotondo (per me la fede è molto lontana da queste montature gerarchiche che ingannano tanta brava gente che viene condotta alla credulità e alla superstizione), ma ti vai proprio a cacciare nei luoghi del cattolicesimo più tradizionalista… Ti vuoi fare del male? sono questi professori che devono essere curati per la loro ignoranza, non tu.

Caro Lorenzo, se leggi il mio blog in queste settimane, vedrai che proprio in questi giorni vada a Bari. Sarò lieto di incontrarti e di suggerirti il nome di qualche sacerdote che possa accompagnarti nel tuo cammino. Ma tu puoi fare molto affidamento sulla tua intelligenza, la tua volontà, la tua profonda fede. Tu sei capace di prendere in mano la tua vita. Spero proprio di incontrarti. Gusta la gioia di essere te stesso e vivi in pace davanti a Dio.

Ti abbraccio con tanto affetto.

 

don  Franco