venerdì 24 aprile 2009

MOSCHEA A TORINO

Repubblica del 21 aprile riporta il progetto di una moschea a Torino e le immediate reazioni dei fascisti della lega.

Il governo del Marocco finanzierà una nuova moschea a Torino. Il progetto, targato Unione Musulmani d'Italia, è già pronto e il ministero degli affari religiosi di Rabat avrebbe già stanziato metà dei due milioni e mezzo necessari per ristrutturare l'edificio che ospiterà il luogo di culto islamico sotto la mole.

L'obiettivo del Marocco è quello di contrastare il fenomeno degli imam e delle moschee fai da te, realizzando una struttura ufficiale e accreditata, anche per contrastare la propaganda jihadista ed estremista. Il nuovo complesso potrà ospitare circa 600 fedeli ed "avrà una sala conferenze, una forestiera ed un centro di assistenza sociale", dice Abdel Aziz Khounati, imam e presidente del centro islamico di corso Giulio Cesare 6, nel cuore di Porta Palazzo, quartiere multietnico di Torino. "Sarà un luogo degno, trasparente e di pace", aggiunge. Il centrodestra, in testa la Lega Nord, è pronta a fare le barricate: "Siamo determinati ad arrivare fino al referendum pur di evitare che si costruisca questa moschea – dice Mario Carossa, capogruppo del Carroccio a Palazzo Civico – mi associo a quello che disse lo scorso gennaio il cardinale Severino Poletto: non è ora di affiancare i minareti ai campanili".

La giunta Chiampiarino non è contraria, anche se non dovrà esprimersi sul piano, così come il consiglio comunale, perché si tratta di un progetto di ristrutturazione presentato da una onlus che ha già ricevuto due pareri positivi. A breve dovrebbero partire i lavori.