venerdì 24 aprile 2009

OBAMA: ANCORA IN CADUTA LIBERA

Non parlo del governo italiano che in politica estera conta meno di niente. Gli USA hanno disertato la conferenza di Ginevra indetta dall'ONU. Alla stolta propaganda di Ahmadinejad, presidente dell'Iran, bisognava opporre le ragioni della politica. Bisognava andare, restare alla conferenza e opporsi, come hanno fatto la Francia e lo stato del Vaticano e tanti altri.
Vorrei aggiungere alcune ossservazioni.
1) Se di fronte agli sproloqui assassini di Bush ci fosse stata la diserzione, allora capirei anche questa uscita dalla conferenza. Non avveniva e spesso si applaudiva. Due pesi e due misure.
2) Gli USA, anche con Obama, contano sempre di meno sul piano internazionale e le istituzioni vanno avanti con o senza gli USA. Un buon segnale per il futuro.
3) Obama, dopo la grave "caduta" rispetto all'immunità concessa ai torturatori e assassini di Guantanamo, ora ha paura di parlare chiaro con un governo oppressore e violento come quello di Israele. Lo stato di Israele è il suo braccio armato in Medio Oriente. Chi, come me, è amico di Israele, distingue accuratamente tra ebrei e governo di Israele. Su questo punto Obama non ha nessuna idea degna di attenzione e capace di innovazione politica ed è pessimamente rappresentato dalla Clinton che negli ultimi anni non ha mai capito nulla del problema dei palestinesi.