Tre giorni di viaggio e undici ore di ritardo nelle ferrovie del nord e centro Italia: questa è ormai una situazione che la gente subisce con incredibile rassegnazione. Per chi come me usa moltissimo il treno, da un anno è diventato impossibile programmare una coincidenza, un arrivo preciso, viaggiando esclusivamente per motivi di lavoro, sento che il cittadino è l'ultimo interesse delle nostre ferrovie, ormai precipitate nel caos.
Nel lungo sostare mi è capitato di avere l'opportunità di parlare di politica, servizi, governo, immigrati
Apriti cielo: nel ritorno da Parma ho viaggiato per un lungo tratto con quattro donne di ceto popolare per le quali Berlusconi è "il salvatore della patria" ed è "l'unico che dà fiducia"