L'esportazione della democrazia è fallita, ma in compenso l'esportazione delle armi va alla grande. Una settimana prima della strage di Kabul, lo studio ricerche del congresso Usa aveva stilato il rapporto annuale sul commerci d'armi, con una buona notizia per l'industria militare italiana, tornata la seconda esportatrice del mondo. Primi naturalmente gli Stati Uniti, con 37,8 miliardi, staccata l'Italia con 3,7 miliardi, ma pur sempre davanti alla Russia e al resto del mondo.
Nell'anno del crollo delle esportazioni, con picchi del trenta per cento in molti settori, il made in Italy delle armi continua a segnare primati su primati. Le missioni militari nel mondo si rivelano spesso un doppio affare. Aumentano le commesse militari dei Paesi occidentali, ma soprattutto fanno espandere la domanda nei Paesi mediorientali, africani e in genere nel Terzo Mondo, dove si dirige circa il settanta per cento del mercato (Curzio Maltese, Venerdì 25 settembre).