WALTER DANNA, Fede e omosessualità, Effatà editrice, Cantalupa 2009, pag. 80, euro 8
Prima di aver letto queste pagine pensavo che banalità del genere non si potessero più scrivere. Qua e là non mancano osservazioni preziose ed intelligenti che, però, vengono sepolte in un oceano sconfinato di ovvietà, di linguaggi moralistici, di atteggiamenti paternalistici e dirigisti.
L'Autore lo dichiara subito: nessuna novità ed assoluta fedeltà al magistero. La saccenteria, vestita di umiltà e di disponibilità, con cui si distribuiscono a piene mani consigli agli omosessuali (le lesbiche qui devono ancora arrivare!!), supera il livello di guardia.
Gli omosessuali sembrano tutti soggetti dolenti, disturbati, infantili, non cresciuti, bisognosi di essere condotti per mano......
Dietro questo linguaggio non c'è la chiusura di un Autore, ma la disumanità di una struttura ecclesiastica e di una morale cattolica che quanto più tenta di "verniciarsi di accoglienza" tanto più evidenzia le sue radici malsane e il suo istinto sessuofobico ed omofobico.
Molte pagine sono di un umorismo da crepapelle, altre denotano una totale mancanza di ascolto profondo delle persone. Tutte le pagine di questo libro di "assistenza pastorale e accompagnamento spirituale" (che, invece, definirei di "scoraggiamento pastorale e di allontanamento spirituale") hanno una costante che ritorna ossessivamente: fedeltà al magistero cattolico in tutte le sue dichiarazioni. Se non si esce da questa prigione ideologica e non ci si alimenta ad altre fonti, culturali, antropologiche e teologiche più sane, si rischia di compiere un brutto servizio alle persone.
Omosessuali, lesbiche e transessuali hanno capito in gran numero che è essenziale per il loro cammino cristiano riferirsi a Gesù di Nazaret, testimone del Dio della vita, per lasciarsi alle spalle secoli di parole ecclesiastiche che hanno creato angoscia e spesso hanno allontanato dalla fede. La mia consuetudine al dialogo con persone omosessuali, che dura da quasi 47 anni, mi ha insegnato che ho poco da insegnare e che, per accompagnare, occorre sopratutto imparare ogni giorno ad ascoltare le persone, la loro ricerca, i loro amori, le loro sofferenze, le orme di Dio nei loro cuori, i loro progetti, i loro fallimenti, la loro felicità.....
Oggi questa chiesa cattolica-romana nei suoi vertici è una delle forze più oppressive rispetto alla vita degli omosessuali: bisogna dirlo a chiare lettere per amore della verità e per il bene ddella chiesa-popolo di Dio. Queste pagine, cercando di salvare capra e cavoli, a mio avviso, non aiutano ad inaugurare una stagione nuova nelle nostre comunità perchè non raccolgono i segni di Dio che compaiono nella storia sul terreno dei diritti. C'è molto più Vangelo scritto nei cuori delle persone di quanto venga predicato dai nostri altari.